Il lavoro minorile riguarda ancora 168 milioni di bambini nel mondo

Il nuovo Rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), “Marking progress against child labour”, indica una riduzione di un terzo del lavoro minorile dal 2000 al 2012, passando da 246 milioni a 168 milioni. Diminuisce dunque del 32% il numero di bambini sfruttati ma i numeri attuali rappresentano comunque un’emergenza. In termini assoluti il numero maggiore di bimbi lavoratori (il 10% nella fascia d’età tra i 5 e i 17 anni) si registra nell’area Asia-Pacifico. Lì sono quasi 78 milioni i bambini al lavoro. L’Africa sub-Sahariana continua, invece, a essere la regione con la più alta incidenza di minori lavoratori in rapporto alla percentuale della popolazione. Tra le femmine il lavoro minorile è diminuito del 40% dal 2000, tra i maschi del 25%. I bimbi lavorano soprattutto nel settore dell’agricoltura (98 milioni), poi in quello dei servizi (54 milioni) e in quello dell’industria (12 milioni). Più della metà dei bambini lavoratori svolgono lavori pericolosi che hanno conseguenze dirette sulla loro salute, sulla loro sicurezza e sul loro sviluppo morale. Inoltre i bambini impiegati come manodopera spesso sono a rischio di maltrattamenti sul posto di lavoro.
I progressi più significativi tra il 2008 e il 2012 – Il calo registrato quest’anno non consentirà comunque il raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Ilo, quello cioè di eliminare le peggiori forme entro il 2016. Il direttore Guy Ryder ha infatti dichiarato: “La direzione è giusta ma ci stiamo muovendo troppo lentamente. Se vogliamo veramente porre fine a questo flagello nel prossimo futuro, allora dobbiamo raddoppiare gli sforzi a tutti i livelli. Abbiamo 168 milioni di buone ragioni per farlo”. Le ultime stime dell’Ilo mostrano che i progressi più significativi si sono registrati tra il 2008 e il 2012 con un calo del numero globale da 215 milioni a 168 milioni. I numeri dell’Ilo sono stati resi noti alla vigilia della Conferenza Globale sul lavoro minorile che avrà luogo a Brasilia il prossimo mese.