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Il Giubileo della misericordia darà il perdono anche per i peccati come l’aborto

Giubileo 2016: chi si pentirà potrà essere assolto con più facilità da peccati considerati gravissimi dalla Chiesa cattolica, come l’aborto, la profanazione delle ostie, l’eresia.
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Papa Francesco

Per la prima volta un Papa indice un giubileo parlando, più che di “indulgenza”, di perdono, un termine più facile da capire per la gente comune. Partecipando al giubileo si otterrà, dunque, il perdono competo di tutti i peccati, compresi dei più gravi, anche se a determinate condizioni. Tutti i giubilei hanno il perdono come motivo fondamentale, ma il prossimo giubileo ordinario sarà solo nel 2025, dunque Francesco ha deciso di lanciare un anno santo “intermedio” chiarendo che “la Chiesa ha bisogno di misericordia”.

“Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione. – sono le parole di papa Francesco – Ugualmente dispongo che nei santuari dove si è aperta la Porta della Misericordia e nelle chiese che tradizionalmente sono identificate come giubilari si possa ottenere l’indulgenza. È importante che questo momento sia unito, anzitutto, al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero.” Ci sono vari modi per ottenere il perdono. Il più singolare è rivolto ai carcerati: basta oltrepassare la soglia della cappella del proprio padiglione per ricevere l’indulgenza “perché – spiega ancora Francesco – la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà.”

A tutti i sacerdoti del mondo, solo per quest’anno, è concessa la facoltà di “assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e, pentiti di cuore, ne chiedono il perdono.” Il codice di diritto canonico stabilisce che solo i vescovi, o sacerdoti da loro direttamente delegati, hanno normalmente questa potestà. Per tutti gli altri peccati più gravi, papa Francesco, per la prima volta nella storia, ha nominato ben ottocento “Missionari della misericordia”: sacerdoti che, in ogni angolo del pianeta, hanno la potestà di rimettere qualsiasi peccato, anche quelli per cui è prevista la scomunica, cioè l’esclusione dalla Chiesa cattolica. Si tratta di una potestà riservata esclusivamente al Papa, che Bergoglio ha voluto delegare in via straordinaria.

Si tratta di peccati che sono specificati in maniera tassativa dal Codice di Diritto Canonico e che portano automaticamente alla scomunica, a prescindere da una dichiarazione della Santa Sede. Ad esempio, potranno essere assolti con maggiore facilità durante l’Anno Santo, coloro che hanno profanato le ostie consacrate o che le hanno asportate dalle chiese e le conservino “a scopo sacrilego”. Se si ravvedono, il perdono arriverà ai vescovi che abbiano consacrato altri vescovi senza il permesso del Papa, cosa che in Cina è accaduta più volte negli ultimi anni. Possono chiedere ed ottenere il perdono i sacerdoti che abbiano violano il sacro sigillo della confessione, cioè che abbiano reso pubblici i peccati di un fedele ed i sacerdoti che, in confessione, abbiano assolto una persona che abbia compiuto “atti impuri” con loro. Se fanno un passo indietro, sarà più facile tornare nel seno della Chiesa per gli apostati (cioè quelli che rinnegano la fede cattolica), gli eretici (cioè quelli che non riconoscono alcuni dogmi di fede) e gli scismatici (cioè quelli che si staccano dalla Chiesa cattolica per fondarne una nuova).

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