Il giornalista Jan e la sua Martina, seppelliti con l’abito del matrimonio: migliaia in piazza
L'intera Slovacchia piange la scomparsa di Ján Kuciak, noto giornalista investigativo, e della sua fidanzata, Martina Kušnírová. I due ventisettenni sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, lui al petto e lei alla testa, all'interno del loro abitazione di Veľká Mača a sessantacinque chilometri da Bratislava.
Il giornalista aveva già ricevuto diverse minacce per aver denunciato casi di corruzione, evasioni fiscali e frodi erariali. Il suo ultimo articolo era dedicato a Nino Vadalà, un imprenditore calabrese in odore di ndrangheta che nelle scorse ore è stato prima arrestato e poi rilasciato dalla polizia slovacca, assieme ad altri sei italiani.
La notizia dell'assassinio ha sollevato una ondata di indignazione in tutta Europa ma soprattutto ha gettato nella più profonda afflizione parenti ed amici della coppia.
I parenti di Martina si sono riuniti per ricordarla ieri a Gregorovce, nell'est Slovacchia mentre il rito per Ján è stato celebrato oggi a Štiavnik, la piccola località situata nella provincia di Bytča.
Diverse decine di migliaia di cittadini slovacchi sono invece scesi nelle piazze delle maggiori città del paese per manifestare cordoglio ai parenti delle vittime e chiedere giustizia per Ján e Martina.
I due ragazzi, che tutti ricordano per la loro gentile mitezza, avrebbero dovuto sposarsi in primavera, i preparativi per la cerimonia erano già in corso, gli abiti da cerimonia già pronti.
La poesia d'amore che Ján voleva recitare a Martina sull'altare dice: Dnes nás čaká veľa krásnych chvíľ. Tak ma prosím, Martina, za to nezabi. Chcem žiť až navždy ešte dlhý čas (Oggi iniziano per noi momenti bellissimi. Per questo Martina, per favore, non uccidermi…vorrei vivessimo insieme per sempre o [anche solo] per lungo tempo).
Come pegno del loro amore tragicamente interrotto e per espressa decisione delle famiglie, i loro corpi saranno inumati vestiti come per il loro matrimonio.