Il giornalista italiano Mattia Sorbi ferito in Ucraina durante conflitto a fuoco
Ferito in un conflitto a fuoco il giornalista italiano, inviato in Ucraina, Mattia Sorbi. Non si avevano sue notizie da qualche giorno e stando alle prime informazioni sembra che sia stato colpito durante un conflitto a fuoco a Kherson. Sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza non è in pericolo di vita: la Farnesina ha fatto sapere che sta bene.
A fornire alcune informazioni è stato un collega di Sorbi che lavora come giornalista freelance e ha collaborato come corrispondente in Ucraina per la Rai. Arndt Ginzel ha infatti raccontato in un post condiviso sulla propria pagina Fb che il reporter italiano sarebbe partito da Mykolaiv alla volta di Oleksandrivka, un villaggio nell'oblast di Kherson lo scorso 30 agosto facendo però perdere le sue tracce proprio da quel giorno. Lo stesso Ginzel avrebbe provato a contattarlo il giorno successivo senza però ottenere risposta, tanto da decidere di mettersi in viaggio e raggiungere il villaggio ucraino dove però non è riuscito a ottenere informazioni su Sorbi.
Questa mattina la notizia del suo ferimento durante un conflitto a fuoco. Il giornalista sarebbe stato soccorso prima di essere trasportato in un luogo sicuro come da lui stesso riferito: “Cari amici, grazie moltissime per la vostra solidarietà e per tutto l'affetto che state dimostrando in questi giorni, preoccupati per la mia assenza di contatti – fa sapere attraverso un post Facebook – sto bene e sono al sicuro, ma purtroppo le difficoltà di comunicazione in Ucraina mi hanno impedito di essere online come al solito. Probabilmente sarà così ancora per qualche giorno, ma l'importante è non avere problemi. Sto raccogliendo tante storie da raccontarvi e non mancherò di farvi sapere!".
Dalla Farnesina riferiscono di essere "in contatto costante con il giornalista coinvolto nell'incidente: è curato, abbiamo notizie positive sullo stato di salute, ha poca copertura per comunicare ma dispone di un contatto libero. Stiamo lavorando per farlo rientrare, in sicurezza, in Italia appena possibile".