Il frullatore del bar non viene pulito: 12enne beve frullato e muore per una grave allergia alle noci
Mia-Shay aveva 12 anni quando è morta a causa di una grave reazione allergica nell'agosto del 2023. Era allergica a tutti i tipi di frutta a guscio e, cinque giorni prima del decesso, aveva consumato un frullato presso il Pop Inn Cafe di Bermondsey, a sud-est di Londra. Si è poi scoperto che il frullatore del bar conteneva residui di una bevanda a base di noci, poiché non era stato pulito correttamente.
Nei giorni scorsi si è svolto il processo per accertare le responsabilità di una morte che, senza dubbio, si sarebbe potuta evitare. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato che il gestore del bar, Baris Yucel, non aveva pulito adeguatamente il frullatore utilizzato per preparare il frullato di Mia-Shay. Il 47enne ha ammesso sei capi di imputazione penale legati alla morte della 12enne. È stato multato per £18.000 (oltre 21.000 euro) e condannato a 100 ore di lavori socialmente utili.
"Pensiamo a Mia-Shay ogni giorno e sapere che la sua morte avrebbe potuto essere evitata così facilmente non fa che aumentare il dolore che proviamo come famiglia", hanno dichiarato i suoi genitori, Adrian e Chanel. "Speriamo che questa condanna e la multa inviano un messaggio forte e chiaro a tutte le attività che somministrano cibo e bevande in tutto il Paese, evidenziando le gravi conseguenze di non considerare seriamente la sicurezza alimentare", hanno aggiunto.
Il tribunale di Croydon ha accertato che Mia-Shay aveva visitato il bar con sua zia e sua sorella il 25 agosto 2023. Dopo aver bevuto il frullato, ha subito lamentato una grave reazione allergica. È stata chiamata un'ambulanza e la 12enne è stata trasportata d'urgenza in ospedale, dove purtroppo è deceduta cinque giorni dopo, il 30 agosto.
Il team di sicurezza alimentare del Southwark Council ha avviato un'indagine, che ha confermato che nel frullato preparato per la ragazzina, allergica alla frutta secca, erano presenti nocciole e mandorle. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono risultate determinanti per il caso e schiaccianti per il gestore del bar, Baris Yucel.