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Il fotoreporter Paul Lowe trovato morto in California con una ferita al collo: arrestato il figlio 19enne

Il fotoreporter britannico Paul Lowe è stato trovato morto sulle montagna di San Gabriel, in California. Il 60enne aveva una profonda ferita al collo. Con l’accusa di omicidio è stato arrestato il figlio 19enne. Premiato fotografo e insegnante, Lowe viveva e lavorava tra Sarajevo e Londra. Aveva documentato eventi straordinari come la guerra in Bosnia, la caduta del Muro di Berlino, il rilascio di Nelson Mandela e il genocidio in Rwanda.
A cura di Eleonora Panseri
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Il fotoreporter britannico Paul Lowe
Il fotoreporter britannico Paul Lowe

È stato trovato morto il 12 ottobre lungo un sentiero sulle montagna di San Gabriel, in California, il fotoreporter britannico Paul Lowe. Il 60enne aveva una profonda ferita al collo, secondo quanto riportato dal medico legale di Los Angeles.

Con l'accusa di omicidio è stato arrestato il figlio 19enne di Lowe, che dovrà comparire davanti al tribunale di West Covina, ha fatto sapere l'ufficio del Procuratore distrettuale della contea. Ulteriori informazioni non sono state fornite circa il movente del delitto.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo la polizia, l'omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 15.28 di sabato scorso a Mount Baldy Road, vicino alle cascate di Stoddard Canyon. In un comunicato del Dipartimento dello sceriffo si legge che gli agenti avevano risposto a una segnalazione di aggressione e avevano trovato un "maschio bianco adulto che presentava un trauma alla parte superiore del torso".

Il personale dei vigili del fuoco di San Bernardino era intervenuto e aveva dichiarato la vittima morta sulla scena. Un secondo uomo bianco adulto era stato visto allontanarsi dalla scena, rimasto successivamente coinvolto in un incidente stradale a pochi chilometri di distanza. "L'uomo è stato trattenuto in attesa di ulteriori indagini. L'inchiest è in corso e al momento non ci sono ulteriori informazioni", si legge ancora nel comunicato.

Chi era il fotoreporter Paul Lowe

Paul Lowe era diventato famoso per aver documentato la guerra civile nell'ex Jugoslavia, in Bosnia, e aveva acceso i riflettori sull'assedio di Sarajevo. Premiato fotografo freelance e insegnante, viveva e lavorava tra Sarajevo e Londra. Aveva pubblicato i suoi reportage sulle pagine di Time, Newsweek, Life, Der Spiegel, The Observer e The Independent.

Aveva documentato eventi storici straordinari come la caduta del Muro di Berlino, il rilascio di Nelson Mandela, il genocidio in Rwanda, la distruzione di Grozny e in maniera costante, come già detto, la guerra in Bosnia. Aveva anche pubblicato la sua monografia intitolata ‘Bosnians‘, riguardante la situazione bellica e post-bellica in Bosnia.

Di recente aveva sviluppato un programma educativo online per fotografi nei paesi in via di sviluppo in collaborazione con la World Press Photo Foundation ad Amsterdam. Dal 2004 era direttore dei corsi del Master in fotogiornalismo al London College of Communication (LCC).

Il King's College di Londra, dove Lowe era professore ospite di studi sulla guerra, ha pubblicato su X, una nota: "È con profonda tristezza che abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa del professor Paul Lowe. Paul era un visiting professor nel dipartimento di studi sulla guerra, un professore di fotogiornalismo alla University of the Arts di Londra e un pluripremiato fotogiornalista della VII Academy".

"Un amico, un collega e un collaboratore il cui lavoro ha avuto un enorme impatto nell'accendere i riflettori sull'assedio di Sarajevo e nell'affrontare la sua eredità, abbiamo avuto il privilegio di lavorare con lui su diversi progetti legati all'arte e alla riconciliazione. – prosegue il messaggio – La sua energia sconfinata, il suo calore, la sua creatività, la sua iniziativa e il suo entusiasmo erano contagiosi e di unica ispirazione. Ci mancherà profondamente".

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