Il fondatore del battaglione Wagner: “A Bakhmut ucraini distrutti, noi conciati male”
"La battaglia per Bakhmut ha già praticamente distrutto l'esercito ucraino ma, sfortunatamente, ha conciato male la Wagner". Parola del fondatore della compagnia militare privata russa, Yevgeny Prigozhin, citato dalla Ria Novosti: da settimane il battaglione è impegnato al fronte nella città del Donetsk, dove non mancano le difficoltà tanto per i russi quanto per gli ucraini. Cosa sta succedendo in Donbass appare comunque difficile da confermare.
Proprio questa mattina, nell'ultimo aggiornamento quotidiano sugli sviluppi della guerra, il Ministero della Difesa inglese ha fatto sapere che "i combattimenti continuano nella città di Bakhmut, nel Donbass, anche se gli assalti russi sono a un livello ridotto rispetto alle ultime settimane. Uno dei risultati chiave delle recenti operazioni ucraine è stato probabilmente quello di respingere il gruppo Wagner dalla strada 0506. Questa piccola strada di campagna è diventata una linea di rifornimento fondamentale per i difensori ucraini. Wagner si trovava in precedenza a poche centinaia di metri dal percorso".
L'intelligence britannica ha poi aggiunto che "il 26 marzo 2023, i media russi hanno affermato che Wagner aveva preso il pieno controllo del complesso della fabbrica Azom a nord del centro di Bakhmut. Tuttavia, l'area rimane probabilmente contesa, come lo è stata nelle ultime due settimane. Con Wagner che ora ha confermato il rilascio di almeno 5000 combattenti prigionieri, la carenza di personale sta probabilmente ostacolando gli sforzi offensivi russi nel settore".
Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto, come riporta il Kyiv Independent, i mercenari del gruppo Wagner hanno conquistato circa il 65% della città di Bakhmut. Negli ultimi sette giorni le forze del gruppo hanno guadagnato un altro 5% della città, precisa il centro studi statunitense.
La certezza è che al momento nessuna delle due parti vorrebbe perdere la battaglia per Bakhmut. Proprio oggi il presidente ucraino Zelensky ha lanciato l’avvertimento che se Kiev perdesse la battaglian per il controllo della città contro la Russia ci sarebbero conseguenze tragiche perché Mosca potrebbe iniziare a costruire un sostegno internazionale per un accordo che potrebbe richiedere al suo Paese compromessi inaccettabili.
Se così fosse, secondo Zelensky, il presidente russo Vladimir Putin "venderebbe questa vittoria all’Occidente, alla sua società, alla Cina, all’Iran. Se sentirà un po’ di sangue – sentirà che siamo deboli – spingerà, spingerà, spingerà", ha detto oggi durante il viaggio in treno che da Sumy lo sta riportando nella Capitale.