Il flop della conferenza sul Sudan e la strada in salita verso la pace: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

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Le Nazioni Unite hanno descritto il Sudan come il teatro di una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Una crisi che va avanti da due anni, nel silenzio generale. La popolazione civile è intrappolata in questo scontro tra due fazioni che si contendono il potere con la forza e le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra sono all’ordine del giorno. Questo conflitto viene spesso ignorato dalla comunità internazionale, impegnata a guardare altrove.
Ieri a Londra il governo britannico ha organizzato una conferenza sulla situazione in Sudan, invitando anche diversi Paesi arabi confinanti. Che però si sono rifiutati di firmare il comunicato congiunto finale, facendo precipitare le speranze per un tavolo sul cessate il fuoco. Il segretario di stato per gli affari esteri del Regno Unito, David Lammy, ha detto chiaro e tondo che troppi governi, troppi Paesi, si sono arresi sul Sudan. E che è inaccettabile nel momento in cui siamo di fronte a civili decapitati, bambini vittime di violenza sessuale, una carestia devastante. Il punto, ha detto, è che manca la volontà politica. Lammy ha cercato di persuadere gli interlocutori arabi, ma per ora non ha avuto il successo sperato.
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