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Il dramma di Diego, suicida a 11 anni: “Non posso sopportare di andare a scuola”

Diego, un bambino spagnolo, si è gettato dal quinto piano di casa sua. Prima di compiere il terribile gesto ha lasciato una lettera ai genitori: “Papà, mamma, questi 11 anni con voi sono stati molto belli e non li dimenticherò mai”.
A cura di S. P.
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Ha scritto a mano una lettera d’addio, ha chiesto ai genitori di occuparsi del suo pupazzo preferito e poi si è lasciato cadere dal quinto piano di casa sua. A pochi giorni dai  fatti di Pordenone, dalla Spagna arriva un’altra drammatica storia di un bambino, Diego, che si è tolto la vita a soli 11 anni. “Mi ero appena alzata dal letto e non ho sentito rumori nella stanza. Ho visto le sue pantofole sul pavimento, così non ho pensato che si fosse alzato perché doveva ripassare una lezione. Ma c’era troppo silenzio così sono entrata in camera sua e non c’era. Ho girato tutta la casa in preda all’agitazione poi, in cucina, ho visto la finestra aperta e mi sono affacciata”, così la mamma ha ricordato il momento in cui ha scoperto che suo figlio si era gettato dal balcone. Il dramma risale allo scorso ottobre ma adesso il quotidiano El Mundo ha parlato della vicenda: ha reso noto la testimonianza dei genitori e anche la lettera che il bambino ha scritto prima di suicidarsi. La mamma di Diego ha detto di aver trovato un messaggio in cui il figlio chiedeva di occuparsi di Lucho, il suo giocattolo preferito, e poi una lettera in un quaderno. “Papà, mamma, questi 11 anni con voi sono stati molto belli e non li dimenticherò mai”, ha scritto Diego.

La lettera d’addio e le indagini – “Non mi dimenticherò mai di te, papà: mi hai insegnato ad essere una brava persona. Mamma – si legge in un altro passaggio del messaggio d’addio – ti sei sempre presa molto cura di me. Voi due siete incredibili, insieme siete i migliori genitori del mondo”. Nella lettera c’è anche un riferimento alla scuola e forse una motivazione per il suo terribile gesto: “Non vorrei più andare a scuola e non c'è modo di non andare. Prego che un giorno possiate essere in grado di capire e non odiarmi”. Secondo quanto riportato dal quotidiano, la polizia spagnola avrebbe escluso che si sia trattato di un caso di bullismo e starebbe per archiviare il caso nonostante la richiesta dei genitori di capire cosa sia accaduto a scuola. “In questa scuola accadono cose strane, si deve indagare”, ha sottolineato il padre del bimbo, Manuel González. El Mundo ha tra l’altro riportato anche la storia di una 14enne che frequentava la stessa scuola di Diego e che nel 2010 tentò di suicidarsi con dei farmaci.

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