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“Il dottorato è falso ma mi sono divertito”, il necrologio di un ricercatore Usa

Le confessioni di un ricercatore di Salt Lake City che ha deciso di rivelare tutti i suoi segreti nel necrologio ricordando però che la sua vita aveva un solo motto: “tutto per un sorriso”.
A cura di Antonio Palma
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Val Patterson morto a 59 anni per un cancro alla gola ha deciso di scrivere lui stesso il suo necrologio e di raccontare in poche righe tutta la propria vita anche le cose più segrete. Il 10 luglio infatti sul Salt Lake tribune è apparso questo annuncio di morte sicuramente singolare, ma che ha avuto un successo strepitoso sul web, la pagina del giornale infatti ha collezionato oltre 100mila visitatori al minuto. Il motivo di tanta curiosità ha sicuramente a che fare con i racconti fatti dall'uomo, Val Patterson infatti non ha voluto fare ringraziamenti o dediche , ma ha voluto ricordare in poche righe la sua vita, anche o soprattutto gli episodi inconfessabili. L'uomo racconta di aver vissuto una vita alla grande, facendo tutto ciò che desiderava sia nel privato che nel lavoro, ricordando che il suo motto di vita era "tutto per un sorriso".

I segreti mai confessati – Quello che ha attratto particolarmente i visitatori sono proprio i segreti rivelati al mondo dallo stesso ricercatore una volta passato a miglior vita, cose mai dette a nessuno. In primis la confessione di un furto mai scoperto, quando era ragazzo nel 1971 infatti Patterson ha rivelato di aver rubato la cassaforte del Motor View Drive Inn, ma soprattutto l'ammissione di non aver mai conseguito il phd cioè il dottorato di ricerca, avendolo ottenuto per uno strambo errore degli impiegati dell'Università. "Nonostante questo dovete ammettere che ho sempre lavorato bene e vi ho fatto divertire molto" ha scritto ironicamente Patterson rivolto ai colleghi di lavoro. Le cose inconfessabili però sono tante, il ricercatore di Salt Lake City svela anche che è stato lui a rovinare il guardiano del parco nazionale "buttando le pietre nel geyser", ma nel ricordare tutta la propria esistenza dice di non aver avuto alcun rimpianto perché ha vissuto la vita a pieno, e alla fine ha deciso  di dare un ultimo consiglio a tutti quelli che leggeranno il suo necrologio:  "Se vuoi vivere per sempre, allora non smettere di respirare come ho fatto io".

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