Il dissenso secondo Putin: “Sputeremo via i traditori come moscerini entrati in bocca”
"Il popolo russo distinguerà tra patrioti e traditori". Non ha usato mezzi termini il presidente Vladimir Putin, il cui discorso tenuto ai membri del governo è stato trasmesso in televisione con il chiaro intento di mandare in messaggio ai tanti dissidenti che, dentro e fuori dalla Russia, stanno criticando l'invasione dell'Ucraina. "L'Occidente – ha detto il leader del Cremlino – proverà a scommettere sulla quinta colonna dei traditori, su coloro che guadagnano qui ma vivono laggiù; no, non in senso geografico, ma il cui pensiero servile è rivolto all'Occidente". Tuttavia, secondo Putin, "qualsiasi popolo, e in particolare il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori, e di sputarli fuori come moscerini che gli sono volati accidentalmente in bocca". Il presidente russo ha aggiunto che "sono convinto, questa naturale e necessaria autopulizia della società non farà che rafforzare il nostro Paese, la nostra solidarietà, coesione e disponibilità ad affrontare qualsiasi sfida".
Il tono del discorso di Putin è stato duramente criticato. Mikhail Kasyanov, membro dell'opposizione ma primo primo ministro di Putin all'inizio degli anni 2000, ha condannato le affermazioni del capo del Cremlino su Twitter. "Putin sta intensificando le sue azioni per distruggere la Russia ed essenzialmente annuncia l'inizio di repressioni di massa contro coloro che non sono d'accordo con il regime. Questo è già successo nella nostra storia, e non solo nella nostra".
Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio, il dissenso in Russia è diventato ancora più pericoloso. Una legge approvata il 4 marzo rende illegali le manifestazioni pubbliche volte a "screditare" l'esercito russo e vieta la diffusione di notizie false o la "diffusione pubblica di informazioni deliberatamente false sull'uso delle forze armate della Federazione Russa". Migliaia di persone sono state arrestate mentre protestavano contro la guerra, che la Russia definisce "operazione militare speciale per smilitarizzare e denazificare" l'Ucraina.