Il discorso della Regina Elisabetta per la Terza Guerra Mondiale
Le parole sono piene di calore, speranza e conforto. Ma fortunatamente per la storia dell'umanità, la Regina Elisabetta non ha dovuto mai pronunciarle. Al culmine della Guerra Fredda, Elizabeth Alexandra Mary insieme ai suoi funzionari aveva preparato un discorso da pronunciare per l'eventuale esplosione della Terza Guerra Mondiale con l'Unione Sovietica ei suoi missili nucleari da un parte, e l'Occidente dall'altra. In una rappresentazione agghiacciante di un mondo sull'orlo della distruzione atomica, Elisabetta II denunciava la "potenza micidiale dell'abusata tecnologia". L'obiettivo, però, è quello di tranquillizzare la nazione: "Qualunque sia il terrore in agguato, tutte le qualità che hanno contribuito a mantenere la nostra libertà intatta già due volte nel corso di questo triste secolo rappresenteranno ancora una volta la nostra forza", dice con riferimento ai due conflitti mondiali del XX secolo.
Si tratta, come detto, di un discorso solenne volto alla pianificazione dell'eventuale disastro nucleare ed è tra i file originariamente segreti appena rilasciati dagli Archivi Nazionali. "Neanche per un solo istante ho immaginato che questo solenne e terribile giorno dovesse avere luogo" continua la Regina. "Sappiamo tutti che i pericoli che abbiamo di fronte oggi sono di gran lunga superiore rispetto a quelli che abbiamo già affrontato". Il discorso risale al 1983 ed è noto come Cabinet Wintex-Cimex 83 Committee. Arrivò nel contesto del peggioramento delle relazioni tra Usa e Russia, nel pieno delle strategie tit-for-tat tra le potenze mondiali. Ed era anche l'anno in cui il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan descriveva i sovietici come l"‘impero del male".