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Guerra in Ucraina

Il corrispondente del Guardian da Kiev: “Ristoranti pieni, non sembra di essere sull’orlo di una guerra”

Il racconto da Kiev di Shaun Walker, corrispondente del famoso quotidiano inglese The Guardian, a Fanpage.it: “Sono sempre stato scettico su una possibile invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Nella Capitale intanto è tutto normale, non sembra di essere in una città sull’orlo di una guerra”.
A cura di Ida Artiaco
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Shaun Walker (Twitter)
Shaun Walker (Twitter)
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"Lunedì sera ero in giro, c'erano un sacco di coppie che festeggiavano San Valentino. I ristoranti erano pieni, le persone bevevano tranquillamente i loro cocktail. Non sembra assolutamente una città sull'orlo di una guerra". Shaun Walker è il corrispondente del famoso quotidiano inglese The Guardian dall'Europa Centro-Orientale e al momento si trova a Kiev per raccontare la crisi tra Russia e Ucraina. A Fanpage.it ha spiegato come i cittadini della Capitale stanno vivendo questo momento delicato e quali potrebbero essere gli scenari possibili sulla base delle informazioni raccolte sul campo.

Shaun, come crede finirà questo braccio di ferro tra Russia e Ucraina?

"È stato difficile sin dall'inizio predire quale scenario ci saremmo trovati davanti in questa crisi. Sono sempre stato scettico rispetto alle persone che affermavano che non c'era alcun pericolo e che si trattava solo di fake news in arrivo dall'Occidente, anche perché c'erano chiari segnali del fatto che Putin si stava organizzando per attaccare l'Ucraina. Ma sono sempre stato scettico anche circa l'atteggiamento dell'Intelligence americana che annunciava che l'attacco sarebbe stato imminente ma che ci sembrava impossibile. E anche adesso è complicato dire come andrà a finire".

Cosa vorrebbe ottenere Putin con una possibile invasione dell'Ucraina?

"Lo spiego subito, così capirete anche perché sono scettico su una mossa del genere. Per Putin invadere l'Ucraina significherebbe credere a cose sbagliate sull'Ucraina e sui sentimenti attuali della popolazione. Sappiamo che il presidente russo è isolato, in particolare negli ultimi anni e con la crisi del Covid. Ma sarebbe un calcolo sbagliato pensare che possa semplicemente invadere l'Ucraina ed instaurare un nuovo governo. Secondo uno dei briefing dall'Intelligence inglese lo scenario più plausibile è quello di rapido avanzamento verso Kiev da parte delle forze russe e l'instaurazione un nuovo governo guidato da Yevgen Muraiev, che è un politico filo-russo con un supporto piuttosto marginale.

Se la prima parte di questa strategia è forse più plausibile, perché le forze di Mosca avrebbero potuto con l'appoggio della Bielorussia facilmente attraversare il confine, la seconda è di più difficile attuazione. Cambiare il governo avrebbe richiesto una occupazione dell'intero Paese. Non ha alcun senso. Oggi, a otto anni dagli scontri del 2014, dopo l'annessione della Crimea e la guerra nell'est dell'Ucraina, ci sono certamente delle persone che sono molto più pro Mosca ma parliamo del 10 per cento della popolazione, non sono abbastanza per aiutare Putin ad instaurare un governo filo-russo. Quello che penso sia più plausibile è un livello più basso di provocazione con l'invio di agenti segreti per sabotare Kiev, e attacchi hacker. Questo avrebbe molto più senso, anche perché sarebbe un modo più economico e facile per destabilizzare l'Ucraina con pochissime ripercussioni in termini di sanzioni internazionali per i russi".

Come stanno vivendo i cittadini di Kiev questi giorni?

"È surreale essere qui. Lunedì sera ero in giro, c'erano un sacco di persone che festeggiavano San Valentino, i ristoranti erano pieni e ci si poteva sedere tranquillamente al bar per bere cocktail. Kiev sta vivendo normalmente. Ovviamente i cittadini stanno anche prendendo precauzioni, stanno facendo scorte di cibo ma assolutamente non sembra assolutamente una città sull'orlo di una guerra".

Cosa succede invece al confine con la Russia?

"La situazione diversa. Qui la guerra c'è da 8 anni almeno, in particolare nella regione del Donbass le cose stanno in maniera molto diversa. Ma altrove, nelle aree di confine, c'è lo stesso sentimento di calma che c'è qui. Purtroppo non sono potuto arrivarci per motivi legati all'emergenza sanitaria e per via delle notizie che davano per certo un attacco imminente, anche se io sono sempre rimasto scettico. Ci andrò nei prossimi giorni".

Abbiamo visto nei giorni scorsi foto di bambini e anziani con i fucili. Corrispondono alla realtà?

"Le foto delle persone con i fucili sono reali. In questi territori ci sono corsi di difesa, fanno esercitazioni, la maggior parte dei quali credo siano per bambini, ma non riguarda comunque la maggior parte della popolazione ucraina. C'è in particolare la foto di una anziana che impugna il fucile a Kiev, ma non è che per la città si vedono persone che camminano per strada con le armi".

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