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Guerra in Ucraina

Guerra Russia-Ucraina, il corridoio umanitario da Mariupol non ha funzionato

Il corridoio umanitario annunciato per oggi a Mariupol non ha funzionato. Mentre i russi fanno sapere che “nessuno lo ha utilizzato per le evacuazioni dall’acciaieria Azovstal”, la vice premier ucraina accusa: “I militari di Mosca non hanno rispettato il cessate il fuoco”.
A cura di Ida Artiaco
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Il corridoio umanitario annunciato per oggi a Mariupol per portare in salvo i civili e i militari rifugiati nell'acciaieria Azovstal, ultimo bastione delle forze ucraine nella città diventata il bersaglio principale dei bombardamenti russi, non ha funzionato. È questa l'unica certezza mentre russi e ucraini forniscono diverse versioni di quanto sta succedendo nelle ultime ore.

Da un lato, il presidente del Centro di Controllo Nazionale della Difesa russa, Mikhail Mizintsev, ha fatto sapere che "nessuno, né militari né civili, ha utilizzato oggi il corridoio umanitario aperto per le evacuazioni dall'acciaieria di Mariupol"; dall'altro la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, pubblicando anche un video sui propri canali social, ha dichiarato che "il corridoio da Mariupol oggi non ha funzionato. I militari russi non hanno rispettato il cessate il fuoco e non hanno accompagnato le persone ai punti di raccolta dove aspettavano gli autobus".

Anche il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha affermato che oggi meno autobus del previsto sono stati in grado di raggiungere i civili nella città assediata di Mariupol, riferisce Reuters. Il sindaco di Mariupol in precedenza aveva affermato di attendere 90 autobus che sarebbero dovuti entrare in città ed evacuare circa seimila tra donne, bambini e anziani. "Le persone ovviamente si sono radunate nei punti di incontro concordati, ma pochi di loro sono saliti sugli autobus", ha precisato il primo cittadino.

Intanto la situazione nella cittadina affacciata sul mar d'Azov resta critica. Come ha fatto sapere Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov a Mariupol con un messaggio condiviso via Telegram, "continua l'offensiva russa contro l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Ma la situazione è difficile e a volte critica. Utilizzano carri armati, mezzi corazzati e fanteria. Con attacchi aerei e artiglieria il nemico cerca di sfondare. I difensori della città riescono a difendersi". Secondo Mykhailo Vershynin, capo della polizia, diverse centinaia di persone, compresi bambini, si stanno ancora rifugiando nell'impianto che è diventato una roccaforte delle truppe ucraine. Pochi minuti fa è intervenuto sempre via social Podolyak, negoziatore ucraino e consigliere del presidente Zelensky, ha proposto un round speciale di negoziati proprio a Mariupol "per salvare i nostri ragazzi, Azov, militari, civili, bambini, vivi e feriti".

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