Il corpo di Gheddafi è in una cella frigorifera. E dal Cnt fanno sapere: Nessuna autopsia

E' finita. Il corpo di Muammar Gheddafi, del dittatore che per 42 anni ha avuto in mano la Libia, giace esanime in una cella frigorifera in un vecchio mercato di Misurata. Tantissime persone accorrono, vogliono vedere cosa rimane di quell'uomo. Qualcuno dà uno sguardo e va subito via, qualche altro resta a guardare un cadavere che mostra evidenti segni di violenza, che è pieno di sangue. La legge coranica impone la sepoltura entro 24 ore dal decesso, ma per il colonnello si può fare un'eccezione: "Meglio che attendano. Occorre che prima la gente li veda morti. Ci hanno fatto troppo male per decenni. E' giusto che la Libia si goda questa vittoria" fanno sapere i rivoltosi parlando del Raìs e dei suoi fedelissimi. "L'importante è che tutti lo possano vedere"ha rincarato Ali Tarhouni, Ministro del petrolio del Cnt.

Sulla sepoltura, invece, ancora nessuna decisione. Secondo alcune fonti locali, i ribelli starebbero trattando con la tribù  Qadafi a Sirte, ma la possibilità che il colonnello venga sepolto in un luogo segreto prende sempre più forma. In tal caso si scongiurerebbe il rischio che qualche rivoltoso possa infierire sul cadavere o che qualche lealista possa trasformare la tomba in vero luogo di culto da cui far partire un movimento di rivolta contro il Cnt.

 Nessuna autopsia

Fathi Bachagha, portavoce del Consiglio nazionale di transizione, ha fatto sapere che sul corpo di Muammar Gheddafi non verrà eseguita alcuna autopsia: "Non ci sarà autopsia, né oggi, né in un altro giorno. Nessuno aprirà il corpo" ha dichiarato Bachagha, smentendo di fatto quanto annunciato ai giornalisti da Othman Al-Zintani, medico all'obitorio dell'ospedale locale, secondo cui l'autopsia sarebbe stata eseguita nel giro di poche ore.

Il cadavere di Mutassim a campo Abad

In un container frigorifero c'è finito anche il figlio di Gheddafi Mutassim. Il suo cadavere è a campo Abad, a circa 5 km da suo padre. Sulla gola il foro di un proiettile, segno di un'esecuzione. "Abbiamo separato Mutassim dal padre per evitare che ci fosse troppa confusione tra i visitatori" dicono i rivoltosi.