“Il corpo di Alexei Navalny è stato restituito alla madre”: l’annuncio della portavoce
Il corpo di Alexei Navalny è stato finalmente consegnato alla mamma Lyudmila Yarmysh. A comunicarlo nel pomeriggio di sabato 24 febbraio è stata Kira Yarmysh, portavoce dell'organizzazione dell'attivista d'opposizione russo morto in un carcere siberiano la scorsa settimana.
Ha scritto su X che il corpo di Navalny e la madre si trovano ancora a Salekhard, la città dove la salma è stata finora conservata nell'obitorio di un ospedale. Non è ancora chiaro se i funerali del dissidente morto in carcere potranno essere pubblici o dovranno rimanere segreti.
"Non sappiamo ancora se le autorità interferiranno nella possibilità che vengano celebrati nel modo in cui vuole la famiglia e che Alexei merita, vi terremo informati quando ci saranno notizie", è quanto per il momento ha fatto sapere la portavoce. Il team del dissidente aveva detto in precedenza che il Cremlino voleva evitare il funerale pubblico.
Nelle scorse ore a scagliarsi contro Putin era stata la vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, che in un video aveva attaccato il presidente russo. "Oggi sono 9 giorni che è mio marito è morto. Nove giorni da quando Putin ha ucciso Alexei Navalny. Ma l'omicidio per Putin non era sufficiente. Ora il corpo di mio marito è tenuto in ostaggio", aveva detto aggiungendo che viene umiliata la madre di Alexei "per costringerla ad accettare un funerale segreto".
Su Navalny è intervenuta oggi anche la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola: "Abbiamo perso un portabandiera della democrazia. Continueremo a condannare l'aggressione della Russia e a sanzionare" Mosca. "Lo faremo per tutto il tempo necessario. Questa invasione rappresenta una minaccia per i nostri valori e la nostra libertà. L'Europa è sinonimo di umanità, vogliamo una pace vera. Con dignità e giustizia", ha detto Metsola.