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Il corpo del piccolo Emile Soleil trasportato poco prima del ritrovamento: “Bimbo senza abiti”

Il corpicino senza vita del bimbo francese di 2 anni è stato trasportato sul luogo del rinvenimento poco prima del ritrovamento del cadavere, lo ha chiarito il Procuratore francese dopo l’arresto e il rilascio dei nonni e degli zii del piccolo. “Il bimbo morto per un violento trauma facciale. Corpo decomposto senza vestiti” hanno spiegato gli inquirenti.
A cura di Antonio Palma
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Il corpo senza vita del piccolo Emile Soleil è stato trasportato sul luogo del rinvenimento poco prima del ritrovamento del cadavere del bimbo di 2 anni e mezzo, scomparso a luglio 2023 in Francia e ritrovato morto nel marzo dello scorso anno a 2 chilometri dal villaggio di Haut-Vernet. Lo ha chiarito oggi il procuratore della Repubblica di Aix-en-Provence, Jean-Luc Blachon, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulle indagini dopo l'arresto e la scarcerazione lampo di nonni e zii del piccolo.

"Le conclusioni delle perizie medico legali, effettuate nell'arco di diversi mesi, consentono ora di ritenere che gli abiti e le ossa ritrovati siano stati trasportati e depositati poco prima del loro ritrovamento", ha infatti affermato giovedì mattina il procuratore, aggiungendo che i risultati "permettono inoltre di confermare che il corpo del bambino non si è decomposto negli abiti ritrovati nel bosco".

Per gli inquirenti dunque non c'è nessun dubbio sul fatto che il corpicino del piccolo sia stato trasportato sul posto da terzi così come i vestiti che il piccolo indossava al momento della scomparsa ma che non aveva addosso. Del resto la zona del ritrovamento è inaccessibile alle auto ed era stata già setacciata a fondo durante le precedenti ricerche. "Le indagini hanno permesso di considerare l'ipotesi che il corpo non sia rimasto nello stesso luogo e nella stessa area durante il processo di decomposizione e che non sia stato sepolto" ha affermato il procuratore.

Gli stessi accertamenti post mortem fanno ipotizzare la mano di terzi anche nella morte del piccolo. Sul corpicino infatti riscontrate lesioni che permettono di concludere che il bambino ha subito un “violento trauma facciale” e  le perizie introducono la probabilità dell'intervento di terzi nella scomparsa e nella morte di Émile".

"L'ipotesi di omicidio volontario non esclude però in via definitiva l'ipotesi che possa trattarsi di omicidio involontario", ha precisato il procuratore. "In questa fase, è stato mantenuto il reato più grave, perché gli elementi consentono di sostenere questa ipotesi, senza escludere però definitivamente quella dell'omicidio colposo", ha aggiunto.

Per quanto riguarda i quattro casi di custodia cautelare in carcere dei nonni, dello zio e della zia del bambino, Jean-Luc Blanchon ha spiegato che in nessun caso si è arrivati a un'incriminazione. "Volevamo capire quale era stata la reazione dei parenti che erano in casa al momento della  scomparsa. Come sapete, le persone che sono state arrestate sono state rilasciate perché al termine della loro detenzione le accuse non erano sufficienti per portare ad alcuna incriminazione ", ha spiegato.

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