Il Coronavirus accelera in Francia, 13mila casi nelle ultime 24 ore. Macron: “Dobbiamo batterci”
Preoccupa l'impennata di nuovi casi di Coronavirus che si sta registrando da almeno due settimane in Europa. Tra i Paesi che più di altri stanno osservavando una nuova accelerazione della pandemia c'è la Francia. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 13.215 nuovi contagi, una cifra record mai toccata dalla primavera scorsa quando il Paese era in pieno lockdown, a cui si aggiungono 123 morti. Una nota di Santé Publique a corredo del bollettino giornaliero ha precisato che il numero delle vittime e quello dei ricoveri, in netto rialzo rispetto ai giorni precedenti, in particolare per quanto riguarda le terapie intensive (+571), sono dovuti a cartelle di ingresso in ospedale e in rianimazione arretrate da parte di un ospedale della regione di Parigi. Questa operazione di “recupero dati” riguarda – spiega Santé Publique France – 237 dossier di ricoveri e 76 decessi. Resta invece stabile al 5,4% il tasso di positività, cioè la percentuale del numero di persone positive rispetto al totale di quelle testate.
Positivo il ministro Le Maire, Macron: "Dobbiamo batterci"
Ad ogni modo, la situazione preoccupa, e non poco, l'Eliseo, che già nei mesi scorsi aveva affermato che un nuovo blocco per il contenimento dell'emergenza sanitaria sarebbe stato da escludere. Il presidente Emmanuel Macron ha pertanto lanciato un appello ai cittadini spiegando che "abbiamo una cosa sola da fare, batterci, batterci, batterci". Ma a essere colpito è anche il governo di Parigi, con il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, che su Twitter ha annunciato di essere risultato positivo. E ha aggiunto di essersi "immediatamente messo in isolamento in conformità con le regole sanitarie". Intanto, l'epidemia corre in tutto il paese. Nella sola regione di Parigi, l'Ile-de-France, si segnalano 2.311 nuovi ricoveri e 86 decessi nelle ultime 24 ore. Qui le riunioni familiari o di amici oltre le 10 persone sono sconsigliate ma non vietate. Molti esperti e funzionari sanitari ritengono, in realtà, che la Francia sia già nel pieno della seconda ondata della pandemia di Coronavirus e l'esecutivo ha detto che rafforzerà le restrizioni nelle aree a maggior incidenza del virus.
Focolai e restrizioni in Francia: l'elenco
Tra i maggiori focolai di Covid-19 francesi, ci sono le università nelle città di Lille, Tolosa, Aix-Marseille, Bordeaux e Versailles. Circa 891 studenti sono risultati positivi al virus nelle 24 ore, portando il conteggio settimanale a 5.056. Altri 284 dipendenti sono risultati positivi, portando il conteggio progressivo settimanale a 1.307. Anche nella Capitale sono stati presi provvedimenti, con la chiusura dal 21 settembre al 4 ottobre di delle università simbolo della capitale, Sciences Po, dopo che 40 persone sono risultate positive: "Il nostro campus parigino è attualmente un luogo di circolazione attiva del virus", si legge in una mail rivolta al corpo docente dalla direzione della celebre scuola di Scienze Politiche e Affari Internazionali. Restrizioni sono state imposte pure a Nizza, dove la prefettura delle Alpes-Maritimes ha annunciato il divieto di prendere parte a raduni con più di 10 persone nei parchi, nei giardini e sulle spiagge della città della Costa Azzurra.