Il Consiglio UE: “Mettiamo l’economia europea sul piede di guerra”. Polonia schiera jet ai confini
La Polonia ha schierato aerei da guerra a protezione dei suoi confini in seguito agli attacchi missilistici russi avvenuti la scorsa notte sull'Ucraina. Lo hanno reso noto le Forze armate polacche. "È in corso un'intensa attività dell'aviazione a lungo raggio della Federazione russa relativa ad attacchi missilistici degli aerei Tu-95, Tu-22 e Mig-31 contro oggetti situati nel territorio dell'Ucraina", afferma il Comando operativo delle forze armate della Polonia sul suo account X aggiungendo che "sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco" e "la situazione è costantemente monitorata".
UE: "Usare assett russi a favore dell'Ucraina"
Ma oltre alla Polonia è tutta l'Europa a prepararsi a scenari di guerra. Al termine del vertice UE di ieri infatti Charles Michel – presidente del Consiglio Europeo – ha dichiarato: "Abbiamo ribadito il nostro sostegno all'Ucraina e adottato decisioni importanti: usare gli assett russi a favore dell'Ucraina", decisione che nel solo 2024 dovrebbe portare nelle casse di Kiev circa tre miliardi di euro. "Intendiamo agire in modo rapido, i 27 leader capiscono la serietà della situazione e sono determinati a fare di più per Kiev. Credo profondamente a un cambiamento di paradigma del progetto europeo, che era fondato sulla cooperazione e la prosperità, mentre la difesa era affidata alle competenze nazionali, oggi abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo".
Charles Michel: "Mettiamo l'economia europea sul piede di guerra"
Dopo l'approvazione del paragrafo relativo all'Ucraina e di quello relativo alla Difesa il Consiglio UE ha espressamente dichiarato che il Vecchio Continente deve prepararsi a un conflitto. "Dobbiamo aumentare la nostra prontezza nella difesa e mettere le economie sul piede di guerra per far fronte all'urgenza della minaccia", scrive Michel sul suo account X. E aggiunge: "Abbiamo 3 obiettivi: sostenere l'Ucraina adesso; spendere meglio e più velocemente insieme; un accesso più semplice ai finanziamenti pubblici e privati per il settore della difesa".
Le conclusioni del Consiglio Europeo mandano "un messaggio al Cremlino: siamo determinati. La rapidità con cui abbiamo preso decisioni estremamente importanti sul piano geopolitico segnalano la nostra determinazione. Non siamo intimiditi: siamo robusti e continueremo a fare quello che è necessario per difendere la pace, la prosperità e la sicurezza", ha concluso Charles Michel.