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“Il consigliere per la sicurezza di Trump, Michael Waltz, ha usato Gmail per comunicazioni ufficiali”

Il consigliere per la sicurezza nazionale USA, Mike Waltz, già nel mirino per il chatgate, è finito di nuovo sotto i riflettori per aver inviato tramite il proprio account gmail comunicazioni governative: l’esclusiva del Washington Post.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo che Jeffrey Goldberg, direttore de The Atlantic, ha svelato gli screenshot di una chat riservata tra alti funzionari dell'amministrazione Trump, inclusi il vicepresidente J.D Vance, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, una nuova tegola si abbatte sul governo a stelle e strisce.

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate in esclusiva dal Washington Post, alcuni membri del Consiglio alla sicurezza Nazionale USA, incluso proprio Waltz, hanno usato i loro account Gmail per le comunicazioni governative.

Secondo le fonti citate dal Post, un funzionario che lavora con Waltz avrebbe usato il servizio di posta elettronica di Google per conversazioni altamente tecniche con colleghi di altre agenzie. Waltz invece ha ricevuto sul proprio account Gmail i suoi appuntamenti e altri documenti di lavoro, mentre i suoi colleghi interagenziali impiegavano account governativi ufficiali.

Il consigliere alla sicurezza nazionale, scrive il Wp, ha dunque ricevuto sulla sua casella Gmail informazioni meno sensibili ma potenzialmente sfruttabili, come il suo programma e altri documenti di lavoro. I funzionari hanno anche aggiunto che Waltz a volte copiava e incollava parti del suo programma su Signal per coordinare riunioni e discussioni.

Waltz è già nel mirino delle critiche per il quello che è stato ribattezzato chatgate. Il consigliere aveva infatti inserito per errore un giornalista, il direttore di The Atlantic Jeffrey Goldberg, in una chat sulla piattaforma Signal in cui venivano scambiate informazioni definite "ultra-confidenziali" con il capo del Pentagono e altri funzionari. Tra i documenti scambiati nella chat anche i piani degli attacchi missilistici contro gli Houthi yemeniti. Proprio oggi la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato ai giornalisti che "il caso è chiuso e il presidente continua ad avere fiducia nel suo consigliere per la sicurezza nazionale".

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