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Il comune lo chiude a chiave in casa “per errore”: Michael muore e resta “bloccato” dentro

Michael Stewart, 32 anni, padre di un bimbo, è stato trovato morto all’interno del suo alloggio, l’8 marzo scorso. In realtà era morto da quasi un mese, ma nessuno era potuto entrare nel suo appartamento di Aberdeen, in Scozia, perché bloccato dall’esterno per un errore del Comune.
A cura di Biagio Chiariello
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Jane Grant, una madre in lutto, originaria dello Yorkshire, Regno Unito, sta lottando per ottenere giustizia dopo che il consiglio comunale di Aberdeen, Scozia, ha bloccato “per sbaglio” il figlio all'interno del suo appartamento per settimane. Michael Stewart, 32 anni, padre di un bimbo, è stato trovato morto all'interno del suo alloggio, l'8 marzo di quest'anno dopo che la polizia è stata contattata proprio dalla madre, preoccupata dal fatto che il figlio non rispondesse più da troppo tempo alle chiamate. Gli agenti sono stati costretti ad abbattere la porta chiusa con lucchetto per trovare il corpo del 32enne all'interno. Il ragazzo era morto già da alcune settimane.

Il consiglio comunale di Aberdeen ha confermato che la porta era stata chiusa a febbraio, con Stewart ancora all'interno. Ed ora Jane vuole giustizia: "Il comune ha detto apertamente che è stato un loro errore non controllare l'interno mentre mio figlio è stato chiuso dentro per mesi. Non voglio soldi, voglio solo giustizia” dice la donna. "Non sto mangiando più, non sto dormendo bene, la mia vita di tutti i giorni ora è tutta concentrata su Michael. Hanno aggiornato la loro politica dopo tutto quello che è accaduto, e si spera che ciò non possa accadere ad altri- ma se quella politica fosse stata in vigore già in quel momento, avrei trovato mio figlio a febbraio, invece di arrivare a marzo”, dice la donna.

Non si ritiene che ci siano circostanze sospette riguardo alla morte di Michael. Un amico ha descritto il 32enne come un "ragazzo davvero adorabile e simpatico" con un "geniale senso dell'umorismo". Ha aggiunto: "È tragico che qualcuno possa essere rimasto lì per tutto quel tempo senza essere scoperto – sicuramente qualcuno avrebbe dovuto controllarlo. Non se lo meritava, nessuno lo merita”.

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