Il comandante in capo ucraino: “Servono più armi. È come se combattessimo con archi e frecce”
Affinché la controffensiva ucraina possa avere successo Kiev ha bisogno di più armi dall'Occidente. A dirlo, in un'intervista al Washington Post, il capo delle forze armate, generale Valery Zaluzhny, non nascondendo la sua frustrazione per la mancata fornitura di aerei da combattimento da parte degli alleati, i quali – ha ricordato – non lancerebbero mai un attacco di vasta portata sul terreno senza prima essersi assicurati la superiorità aerea.
Nella migliore delle ipotesi, infatti, gli F-16 di produzione statunitense che sono stati promessi all’Ucraina in occasione dell’ultimo vertice del G7 a Hiroshima arriveranno il prossimo autunno. Zaluzhny ha anche ricordato come le sue forze siano a corto di colpi d’artiglieria e ha espresso fastidio per le critiche degli analisti occidentali secondo cui la cosiddetta "controffensiva di primavera" starebbe procedendo più lentamente del previsto. "Questo non è uno spettacolo, non è una partita sulla quale scommettere. Ogni giorno, ogni metro si guadagna col sangue", ha osservato il generale.
Zaluzhny: "Sono costantemente in contatto con il generale Usa generale Mark Milley"
Zaluzhny ha spiegato che senza armamenti moderni e numerosi nessun piano militare è fattibile. "Tuttavia, stiamo andando avanti. Forse non velocemente come gli osservatori vorrebbero, ma questo è un loro problema". Zaluzhny ha riferito di aver sollevato le sue preoccupazioni con il capo di Stato maggiore congiunto delle forze armate Usa, generale Mark Milley, che considera "un amico", in regolari scambi di vedute che avvengono "diverse volte a settimana" e che "possono durare ore". "Abbiamo un accordo: siamo in contatto 24 ore al giorno, sette giorni a settimana. A volte posso chiamarlo e dirgli che se non riceviamo 100 mila munizioni d’artiglieria in una settimana mille persone moriranno. ‘Mettiti nei miei panni', gli dico". Tuttavia, ha proseguito il generale ucraino, "non è Milley a decidere se fornirci aerei o meno. È solo che mentre quella decisione viene presa molta, molta gente muore ogni giorno".
Determinante, affinché la controffensiva ucraina abbia successo, che arrivino i jet F-16: "Nessuno sta chiedendo 120 aerei dall’oggi al domani. Non ne ho bisogno. Non voglio minacciare il resto del mondo. Mi serve un numero limitato di caccia, ma mi servono. Non c’è alternativa. Il nemico utilizza aerei di un’altra generazione. È come se andassimo all’avanscoperta con archi e frecce. Tutti direbbero: ‘Siete pazzi?'", ha dichiarato Zaluzhny.
Pedro Sanchez a Kiev: "L'Europa è con voi e voi siete un tutt'uno con l'Europa"
Mentre il comandante in capo delle truppe ucraine lamenta un sostegno ancora insufficiente degli alleati il leader politico di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha incassato il sostegno della Spagna: "L'Europa è con voi e voi siete un tutt'uno con l'Europa", ha detto il premier iberico Pedro Sanchez, rivolgendosi al popolo ucraino nel suo discorso alla Verchovna Rada, il Parlamento monocamerale dell'Ucraina, nel giorno in cui la Spagna ha assunto la presidenza di turno dell'Ue. "Il popolo ucraino è europeo. Siete europei non solo per un imperativo geografico. Siete europei per impegno morale e spirituale", ha sottolineato il leader aggiungendo che "nessuno merita più di" Kiev lo status di candidato all'adesione all'Ue. "So che non è un processo semplice", essere uno stato membro "richiede cambiamenti, riforme e sacrifici", ma queste riforme "miglioreranno la vostra governance ed economia" e vi "garantiranno l'accesso alla nostra Unione europea", ha aggiunto il premier.
Madrid contribuirà con 55 milioni di euro per aiutare a finanziare piccole e medie imprese in Ucraina, ha annunciato Sánchez. "L'Ucraina sta pagando un prezzo molto alto in termini di distruzione di città e infrastrutture", ha detto il premier. "Dobbiamo garantire che il Paese sia ricostruito e che abbia le basi per poter crescere e prosperare".
Zelensky: "Abbiamo pieno diritto di entrare nella Nato"
"Siamo arrivati a un accordo con i Paesi alleati perché possano addestrare i nostri militari ma alcuni paesi stanno ritardando molto: posso ricordare che nel summit di Vilnius vedremo questo aspetto più chiaramente. L'Ucraina ha il pieno diritto di entrare nella Nato. Questo invito è un primo passo molto importante per noi", ha affermato il presidente ucraino, Vlodymyr Zelensky.