Il coinquilino fuma sempre in casa: lo uccide, lo decapita e gli taglia il pene
Un uomo russo è stato brutalmente assassinato dal suo compagno di stanza a Mosca dopo che la sua dipendenza dal fumo “è diventata troppo” per il killer. Secondo quanto si legge sul Daily Mail, Eduard Assylov, 37enne di professione meccanico, è stato prima pugnalato a morte, poi decapitato. Quindi le sue membra e i suoi genitali sono stati recisi con un coltello. Il suo compagno di stanza, 45enne, ha confessato il crimine e ha ammesso di essere “stufo” del fatto che Assylov “fumasse continuamente”, e alla fine l’ultima sigaretta accesa dal 37enne in casa lo ha fatto letteralmente impazzire.
A fare la raccapricciante scoperta sono stati i vicini della vittima. Ciò che restava del cadavere martoriato, è stato trovata nel corridoio comunale di un dormitorio dove il 37enne aveva affittato una stanza, ha spiegato un portavoce della polizia: “Era stato pugnalato nove volte allo stomaco e cinque volte all'inguine. In totale oltre 40 fendenti, prima di essere smembrato." L’agente ha aggiunto che l'aggressore ha anche tagliato le orecchie della vittima e il dito medio della mano sinistra. La polizia inizialmente credevamo che l'uomo fosse stato vittima di una violenta aggressione da parte di un suo rivale in amore, data la gravità e la natura delle ferite. Ma poco dopo, il coinquilino della vittima, di cui non è stata resa nota l’identità, ha confessato l'omicidio.
Trasferitosi nella capitale russa dalla città di Irkutsk, in Siberia, per lavorare come autista, il 45enne ha detto chiaramente ai poliziotti che non riusciva più a sopportare il fatto che la vittima fumasse. Ha aggiunto che nel recente passato c’erano state diverse liti, ma nell’ultima occasione “sono come impazzito”. Ora deve rispondere di omicidio e rischia l’ergastolo.