Il ciclone Mocha tocca terra con venti fino a 240 km/h, si rischia catastrofe in Bangladesh e Myanmar
Bangladesh e Myanmar di preparano al peggio dopo che il potente ciclone Mocha ha toccato terra domenica mattina sulla costa occidentale del Myanmar con raffiche di venti fino a 240 km/h. Secondo le organizzazioni umanitarie si rischia un grave disastro umanitario perché le zone colpite son piene di campi profughi dove la popolazione, soprattutto Rohingya, non ha alcun riparo concreto dai venti, nonostante le evacuazioni messe in atto negli ultimi giorni.
Il ciclone Mocha è considerato il più potente degli ultimi dieci anni nella regione a causa dei venti equivalenti a un uragano atlantico di categoria cinque, la più alta della scala Saffir-Simpson. Secondo quanto dichiarato dal dipartimento meteorologico del Bangladesh in un bollettino speciale, "probabilmente si muoverà in direzione nord-nord-est e finirà di attraversare le coste di Cox's Bazar e della Birmania settentrionale vicino a Sittwe nel pomeriggio di oggi”.
Vastissima l’area interessata visto che entro un raggio di 75 chilometri dal centro del ciclone la forza dei venti resta di circa 195 chilometri orari. L'occhio del ciclone per è ancora al largo della costa e si sta dirigendo verso le vicinanze di Sittwe, città di circa 150mila abitanti in Birmania dove è stata lanciata la massima allerta meteorologica.
L'Organizzazione meteorologica mondiale, un'agenzia delle Nazioni Unite, ha avvertito che il super ciclone causerà forti piogge, inondazioni e smottamenti lungo le coste dei due paesi. È probabile che le aree lungo la costa siano inondate da ondate di marea spinta dal vento
Sia il Bangladesh che il Myanmar hanno evacuato migliaia di persone, compresi i rifugiati Rohingya, e fornito riparo in oltre 4.000 campi di sicurezza. Il potente ciclone provocherà sicuramente anche temporanee interruzioni di corrente e influirà sul sostentamento di migliaia di persone.