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Il cardinale Mueller: “Con Papa Francesco si rischia uno scisma della Chiesa cattolica”

Mueller è considerato da molti il leader della frangia antipapale in Vaticano: garantisce obbedienza al Papa, ma chiede più chiarezza sui più importanti temi della fede cattolica.
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L’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il tedesco Gerhard Mueller, bacchetta papa Francesco ma afferma che continuerà ad essergli fede nel corso di una intervista concessa al Corriere della Sera. Erano decenni, se non secoli, che il clima in Vaticano non era così teso: cardinali che si contrappongono a cardinali, vescovi che si contrappongono a vescovi e due fazioni ormai nettamente divise tra chi è con il Papa e chi lo osteggia. Mueller lo dice in maniera chiara: non si metterà mai alla guida di un movimento contro il Papa, anche se gli è stato già chiesto. Il cardinale, che è uno dei più grandi teologi viventi, lo sa bene che gli antichi dicevano “ubi Petrus, ibi ecclesia”: la Chiesa è laddove c’è il successore di san Pietro. Tuttavia, Mueller resta critico con Francesco e paventa un possibile scisma del mondo cattolico, evocato ormai da più parti.

Dalla poca chiarezza sulla materia della comunione ai divorziati e risposati ai rapporti con l’islam, dalle aperture ai protestanti che sono sfociate nella realizzazione di un francobollo vaticano che celebra l’eretico per eccellenza, Martin Lutero, fino alle posizioni di apertura sul tema dei migranti, ritenute da molti tradizionalisti come eccessive. Per non parlare poi della questione “dubia”: quattro cardinali (due di essi sono morti di recente, Caffarra e Meisner) hanno chiesto a Francesco di esprimersi in maniera chiara sulle interpretazioni dell’Amoris Laetitia, documento firmato dal pontefice in cui si rende possibile, in determinate situazioni, la comunione ai divorziati. Francesco si è sempre rifiutato di rispondere e, nel mondo cattolico, è iniziata una vera e propria caccia ai “tradizionalisti” che si oppongono al pontefice.

Come in ogni guerra, anche nella Santa Sede sono cadute diverse vittime. L’ultima è stata proprio il cardinale Mueller, che guidava fino a pochi mesi fa l’organo che doveva aiutare il Papa nelle scelte in materia di dottrina. Solo che Francesco non si è mai fatto aiutare. Basti pensare che, quando gli arrivavano gli appunti per modificare le sue encicliche, non teneva per nulla i suggerimenti in considerazione, anzi, con il passare del tempo si è attorniato di un “cerchio magico” di teologi senza alcun ruolo ufficiale nei cosiddetti “sacri palazzi”. Così, non appena Mueller aveva finito il suo mandato di cinque anni, il Papa gli ha dato il benservito. Secondo alcuni racconti mai smentiti, in maniera brusca: ha convocato il cardinale tedesco, gli ha detto che era sollevato dal compito, si è alzato senza salutare ed ha lasciato la stanza. Un affronto vero e proprio per un uomo che in Vaticano è noto il suo rigore ma anche per la sua mitezza.

“Dobbiamo stare attenti a non confondere la grande popolarità di Francesco, che pure è un enorme patrimonio per il mondo cattolico, con una vera ripresa della fede: anche se tutti sosteniamo il Papa nella sua missione” dice Mueller, aggiungendo di avere l’impressione che “nel cerchio magico del Papa ci sia chi si preoccupa soprattutto di fare la spia su presunti avversari, così impedendo una discussione aperta ed equilibrata. Classificare tutti i cattolici secondo le categorie di “amico” o “nemico” del Papa, è il danno più grave che causano alla Chiesa.” Mueller fa anche notare che Francesco ha lodato pubblicamente più volte Emma Bonino, incurante delle note posizioni di quest’ultima su aborto ed eutanasia, e che Eugenio Scalfari, noto ateo, si vanta di essere amico del pontefice. Tuttavia, fa notare che non intende staccarsi dal Papa e dalla Chiesa cattolica. C’è da giurare che la guerra interna al Vaticano non si concluderà tanto presto, anzi.

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