“Il borotalco provoca il tumore alle ovaie”. La Johnson’s ancora condannata

Johnson & Johnson è stata condannata a pagare un risarcimento di ben 70 milioni di dollari nei confronti di una donna che avrebbe sviluppato un cancro della ovaie, a detta di una giuria di St Louis, dopo aver usato per anni il talco dell'azienda. E' la terza volta che un tribunale americana stabilisce il collegamento tra la cipria usata per l'igiene della pelle e l'insorgenza di tumori. La J&J ha già fatto sapere che ricorrerà in appello contro il verdetto: "Abbiamo profonda simpatia per le donne e le loro famiglie colpite da cancro ovarico – ha detto la portavoce Carol Goodrich – ma presenteremo un ricorso guidato dalle conoscenze scientifiche, che assicurano la sicurezza per la salute della polvere di talco per bambini".

Nello specifico, i giudici sono stati chiamati a giudicare il caso di Deborah Giannecchini di Modesto, California, con un cancro diagnosticato nel 2012. All'inizio dell'anno, due altre cause analoghe sempre a St Louis si erano concluse con sentenza contro la J&J, condannata ad un risarcimento di 127 milioni di dollari, rispettivamente ad una malata ed alla famiglia di un'altra già scomparsa. Altre due cause simili intentate in New Jersey sono state invece rigettate di recente: il giudice ha stabilito di non avere trovato sufficienti legami tra l’utilizzo del talco e l'insorgenza dei tumori. Oltre duemila donne negli Stati Uniti hanno presentato cause simili contro la multinazionale farmaceutica e i loro legali stanno valutando la possibilità di far salire il numero a livello esponenziale. Ma la maggior parte delle ricerche non ha individuato una connessione tra l'uso delle polveri di talco per l'igiene femminile ed i tumori.