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Il bimbo è irrequieto a scuola, polizia lo ammanetta: poi gli impedisce di vedere la mamma

Il Dallas Independent School District, nello stato americano del Texas, è sotto accusa per il trattamento riservato ad un alunno di 7 anni. Yosio, bimbo iperattivo, è stato portato via con la forza e senza che venisse avvisata la famiglia. La vicenda ha catalizzato l’attenzione mediatica negli USA.
A cura di Biagio Chiariello
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Sta facendo il giro dei social network l’immagine che ritrae un bimbo di sette anni portato via dalla polizia dal Dallas Independent Scholl Discrict (DISD) con le manette ai polsi. Il piccolo, Yosio Lopez, iperattivo, è stato ammanettato a scuola e condotto in un centro di salute mentale, dove è rimasto sedato per sette giorni, come riporta la Cnn.

La famiglia ora sta muovendo molteplici accuse contro l’istituto. Innanzitutto perché il fermo sarebbe avvenuto senza che i genitori venissero informati, e in seguito non gli è stato possibile vedere il bambino prima di due giorni. Ma soprattutto nei confronti di Yosio sarebbe stata usata la forza per calmarlo. Il piccolo ha manifestato in più di un’occasione irrequietezza e nervosismo, ma l'assistenza scolastico incaricato di seguirlo è sempre riuscito a tranquillizzarlo. Il giorno dell'arresto, però, non era scuola e Yosio ha iniziato a prendere a testate il muro. Poi l'arrivo degli agenti e le manette.

Sua mamma, April Odis, afferma che è stato messo con le braccia dietro la schiena sulla scrivania, mentre il responsabile della scuola avrebbe addirittura minacciato di rompergli l’arto: “Il bambino si è sentito soffocare”. La famiglia Lopez si è rivolta all’avvocato  David Ramirez: “Yosio soffre di disturbi da deficit di attenzione – ha detto il legale –  iperattività e un altro disturbo dell’umore.  Già in passato Yosio ha avuto attacchi simili ma con lui c’era sempre un assistente scolastico pronto a calmarlo. Martedì scorso però, circa una settimana fa, l'assistente non c'era e Yosio probabilmente non si è sentito al sicuro”.

Dopo l'incidente a scuola, la polizia di Dallas avrebbe trasportato il bimbo in una struttura di salute mentale senza neanche chiamare la madre e lo avrebbe trattenuto nel centro per quasi una settimana. Secondo l’avvocato, Yosio sarebbe stato sedato durante il suo soggiorno e in principio non avrebbe potuto vedere sua madre per almeno 48 ore perché, secondo i sanitari, rappresentava "un pericolo per se stesso e per coloro che lo circondavano”. Yosio è stato rilasciato solo lunedì sera, quando la vicenda ha cominciato ad essere diffusi dalla stampa americana sulla quale ha avuto una notevole risonanza.

Il Dallas Independent School District ha diffuso un comunicato nel quale dichiara il proprio impegno “a educare tutti i bambini ogni giorno e riteniamo di fornire un ambiente di apprendimento produttivo che sia sicuro per tutto il personale e gli studenti. Veniamo a conoscenza che c'è stato un interesse dei media riguardo un presunto incidente in uno dei nostri campus di Dallas ma a causa delle leggi federali che proteggono la privacy di tutti gli studenti e delle loro famiglie, non siamo in grado di confermare pubblicamente o negare la questione riportata dai giornali”.

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