Il bilancio del ciclone Freddy si aggrava di ora in ora: più di 400 morti, Malawi in ginocchio
È drammatico e si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime causate dal ciclone Freddy che ha colpito l’Africa tra Mozambico, Madagascar e Malawi. Ciclone che, stando agli ultimi dati, ha già ucciso oltre 400 persone, la stragrande maggioranza delle quali in Malawi.
Freddy ha colpito due volte in poche settimane la regione, uccidendo almeno 73 persone in Mozambico, 17 in Madagascar e 326 in Malawi, secondo l'ultimo rapporto reso noto dalle autorità locali. Il numero degli sfollati è più che raddoppiato, superando, in Malawi, quota 183 mila. E mentre il bilancio si aggrava di ora in ora, la speranza di trovare sopravvissuti si fa sempre più esile.
"Stiamo intensificando il nostro sostegno alle persone colpite dal ciclone Freddy. In Malawi, i nostri team stanno aumentando la consegna di forniture salvavita. In Mozambico, stiamo assistendo la risposta locale e Uncerf ha stanziato 10 milioni di dollari per sostenere questi sforzi”, ha scritto su Twitter il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
Il ciclone, formatosi a inizio febbraio al largo delle coste australiane, sta per diventare il più lungo mai registrato e ha compiuto una traversata est-ovest attraverso l'Oceano Indiano di 8.000 km, un evento senza precedenti. Il 21 febbraio Freddy ha toccato per la prima volta la costa orientale del Madagascar, poi ha colpito il Mozambico. Quindi è tornato in Madagascar all'inizio di marzo, facendo altre vittime, e poi di nuovo in Mozambico. Ma è stato appunto nel Malawi dove Freddy ha causato il maggior numero di morti e ha costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case.
Il timore è che questo ciclone possa innescare una crisi ancor più ampia, con un effetto domino già visto per altre calamità naturali. Il Malawi sta infatti già fronteggiando una delle peggiori epidemie di colera della sua storia, con oltre 40mila casi diagnosticati e più di 1.300 vittime. La situazione potrebbe esasperare ancora di più i contagi.