Il banchetto di nozze è troppo sfarzoso: la polizia confisca il cibo e lo dà ai malati
È Repubblica a riportare una notizia decisamenten singolare: a Kulob, in Tajikistan, la polizia ha fatto irruzione durante un banchetto nuziale per sequestrare e confiscare parte delle pietanze destinate agli ospiti. Le autorità hanno infatti deciso di far rispettare la cosiddetta "legge sulla parsimonia", in vigore da anni, che pone un freno agli sprechi e alle spese nel caso di cerimonie ed eventi pubblici. Per evitare indebitamenti e sprechi, infatti, le autorità hanno stabilito delle soglie di spesa che i cittadini sono chiamati a rispettare, pena l'erogazione di multe salatissime.
Spiega Rosalba Castelletti su Repubblica:
In Tajikistan ricevimenti per matrimoni e anniversari di famiglia erano soliti durare diversi giorni. Per sfamare le centinaia di ospiti, la maggior parte della popolazione finiva così con il venire sommersa dai debiti. Nel 2007 il presidente Emomali Rahmon, che governa il Paese dal 1992, ha perciò approvato la “legge sulla parsimonia” imponendo sui banchetti un tetto di 150 ospiti e di tre ore di durata e concedendo di offrire una sola portata. Lo scorso agosto sono stati inaspriti divieti e sanzioni: niente più celebrazioni di suffragio negli anniversari della morte e niente più feste per il primo taglio di capelli o la circoncisione. I genitori sono semmai invitati ad aprire un conto in banca a nome del neonato.
Dunque, durante le celebrazioni dell'unione dei novelli sposi Khudojorov, la polizia locale è intervenuta per confiscare parte delle pietanze, provvedendo poi a distribuirle ai pazienti di un vicino ospedale psichiatrico. La confisca è servita almeno a evitare una multa salatissima agli sposi.