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Il 19 marzo si celebra san Giuseppe: ecco cinque curiosità su di lui

Di san Giuseppe i Vangeli canonico parlano poco, molto poco. Così sono nate tante leggende su di lui: che fosse vecchio quando sposò Maria, che avesse avuto un’altra moglie, che fosse vedovo… Ma è veramente così?
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Una statua di san Giuseppe con Gesù Bambino in braccio.
Una statua di san Giuseppe con Gesù Bambino in braccio.

Il 19 marzo la Chiesa cattolica celebra la festività di San Giuseppe, il padre “putativo” di Gesù Cristo, che sposò sua madre Maria per fedeltà a Dio e crebbe il bambino come se fosse suo. Pensate di sapere tutto quello che c’è da sapere sulla vita di Giuseppe, anche se questo tutto è comunque poco, visto che si tratta di un personaggio che i Vangeli trattano in modo marginale? Scopriamo insieme alcune curiosità su di lui e sulla sua festa.

L’iconografia tende a raffigurare Giuseppe come un vecchio. Ciò è dovuto dal fatto che l’uomo è presente nel Nuovo Testamento nel racconto dei primi anni della vita di Gesù, ma è inesistente negli anni della predicazione pubblica di Gesù, dopo i suoi trent’anni. Per secoli, dunque, si è pensato che, semplicemente, Giuseppe avesse sposato Maria quando era già vecchio e che quando Gesù ormai adulto fosse ormai morto da tempo. Tuttavia, i testi sacri non dicono nulla sull’età di Giuseppe, che, probabilmente, quando si legò a Maria era un giovane nel pieno dei suoi anni e nulla si sa del movito per cui scompare improvvisamente dal racconto evangelico.

La tradizione racconta che Giuseppe era un falegname, ma probabilmente la traduzione non è corretta. L’evangelista Matteo disce che Gesù era il figlio di un “tektòn”, cioè di un carpentiere, professione molto stimata nella Palestina di oltre duemila anni fa. Giuseppe, dunque, non era un povero operaio, ma quasi certamente un benestante, con dipendenti ai suoi servizi. Giuseppe non faceva affatto vivere la sua famiglia in povertà, come molti ritengono, ma è probabile che Maria e Gesù avessero una certa agiatezza.

Giuseppe aveva altri figli oltre Gesù? Una vecchia tradizione, presente soprattutto nei Vangeli apocrifi, riporta che Giuseppe, prima di unirsi con Maria, era sposato con un’altra donna, che gli diede sei figli, quattro maschi e due femmine. Rimasto presto vedovo scelse, quindi, di sposarsi con Maria. Questo giustificherebbe la presenza, nei Vangeli canonici, di “fratelli” di Gesù. La Chiesa cattolica respinge nettamente, però, la tesi degli apocrifi, chiarendo si tratta di una traduzione sbagliata. Il termine “fratelli”, infatti, in ebraico identifica anche i cugini o altri familiari stretti. Per questo, i cattolici rifiutano la tesi che Giuseppe avesse avuto una moglie prima di Maria.

San Giuseppe non si festeggia solo il 19 marzo, ma anche il primo maggio: in questo secondo caso, ha il titolo di “San Giuseppe lavoratore”. La festa fu istituita il primo maggio 1955 da papa Pio XII per rispondere alle richieste dei lavoratori cattolici, che non volevano che solo i comunisti ed i socialisti avessero una loro ricorrenza. In realtà, i lavoratori avrebbero voluto che la festa fosse intitolata a “Gesù Divino Lavoratore”, ma Pio XII ritenne la scelta un po’ troppo azzardata in un momento storico in cui gli operai votavano in larga parte a sinistra e scelse di ripiegare su san Giuseppe.

Angelo Giuseppe Roncalli, noto come papa Giovanni XXIII, aveva una particolare predilezione per san Giuseppe: visto che per anni Roncalli aveva operato come nunzio apostolico, venerava Giuseppe come patrono dei diplomatici, al punto da voler essere consacrato vescovo proprio il 19 marzo. Dopo la sua elezione al soglio pontificio, Giovanni XXIII stravolse una tradizione plurisecolare modificando il canone della messa in latino per inserire una intenzione di preghiera rivolta proprio a san Giuseppe.

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