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Ikea, al via il richiamo di 29 milioni di cassettiere Malm: “Sono pericolose”

Il colosso svedese ha ribadito il ritiro delle strutture ancora in vendita negli Stati Uniti e in Canada dopo che 8 bambini ne sono rimasti schiacciati. In Italia e nel resto dell’Ue non c’è stato alcun provvedimento, essendoci diverse regole di sicurezza. Tuttavia, si ribadisce che non si corrono rischi se la cassettiera è stata fissata al muro.
A cura di I. A.
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Sono ben 29 milioni le cassettiere Malm di Ikea di cui l'azienda svedese, leader nel mercato della casa, ha ribadito il richiamo, dopo che ben otto bambini sono morti proprio a causa del rovesciamento del mobiletto evidentemente pericoloso se non fissato al muro. Il provvedimento, annunciato già nel 2016, quando il numero delle vittime era ancora contenuto, è valido per il momento soltanto per gli esemplari venduti negli Stati Uniti e in Canada. In Italia e nel resto dell'Unione europea, invece, saranno ancora in vendita, vigendo norme di sicurezza diverse. In ogni caso vale la pena ribadire che non si corrono rischi se la cassettiera è stata fissata al muro.

All'epoca del primo annuncio i bambini morti schiacciati dalla cassettiera "killer" erano sei, a cui si aggiungevano decine di feriti, almeno 36, e tutti di età inferiori ai quattro anni. Gli incidenti mortali si sono verificati dal 1989 fino al febbraio del 2016. Ma nonostante l'avvertimento a tutti gli acquirenti di portare indietro i mobili pericolosi, altri due piccoli sono deceduti. L’ultimo, in ordine temporale, è stato nell'ottobre scorso Jozef Dudek, di appena 2 anni , di Buena Park, California. I genitori non sapevano nulla del richiamo del mobile, che si è ribaltato improvvisamente schiacciando il loro bimbo.

L'azienda ha così rilanciato l'annuncio di ritiro delle cassettiere. Il Ceo del colosso di origine svedese, Lars Petersson, ha assicurato che Ikea ha messo in piedi una "vasta campagna di comunicazione attraverso i social media, il suo sito ed inserzioni in tv e sulla carta stampata" e che "ha inviato 13 milioni di e-mail due mesi fa con i dettagli sul ritiro dei mobili". Tuttavia, Pettersson ha anche evidenziato come sia ormai necessario ribadire il richiamo "per raggiungere il maggior numero di persone possibile".

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