I video brutali dei 5 agenti che picchiano Tyre Nichols: il 29enne morto 3 giorni dopo il pestaggio
Sono immagini brutali quelle diffuse dalle autorità di Menphis, negli Stati Uniti. Video che mostrano cinque agenti che fermano e picchiano a morte Tyre Nichols. La vittima, 29enne afroamericano, come si vede nel video è stato fermato, trattenuto a terra e colpito ripetutamente dagli agenti, anche loro tutti afroamericani.
Il giovane, secondo quanto comunicato, era stato fermato per una presunta guida spericolata e avrebbe tentato la fuga prima del brutale intervento dei poliziotti. Tyre Nichols è morto tre giorni dopo le botte ricevute. E i cinque agenti sono stati accusati di omicidio di secondo grado, aggressione, sequestro, cattiva condotta e abuso. Tutti sono già stati licenziati.
Le urla della vittima e le botte degli agenti
Sono diversi i video diffusi: in una clip si vedono gli agenti che trascinano l’uomo fuori dal posto di guida della sua auto. "Dannazione, non ho fatto niente, sto solo cercando di tornare a casa", urla lui. La polizia lo costringe a terra mentre gli ordina di sdraiarsi sulla pancia, spruzzandogli in faccia uno spray al peperoncino. Il 29enne si alza e inizia a correre inseguito dagli agenti che gli sparano col taser.
Un altro filmato mostra una successiva colluttazione, con gli agenti che picchiano Tyre Nichols. Le immagini sono state registrate il 7 gennaio. Tre video vengono delle bodycam dei poliziotti e mostrano la concitazione, il fiatone degli agenti che hanno rincorso Nichols. Un video registra solo l’audio, la telecamera è girata infatti verso l’interno. La brutale aggressione viene catturata infine da una telecamera di sicurezza piazzata in alto, all'incrocio della strada.
Tyre Nichols ha atteso soccorsi per oltre 20 minuti
Nichols è a terra, le mani legate dietro la schiena, tenuto fermo e picchiato. È emerso poi – a dirlo è la Cnn – che Tyre Nichols ha atteso per 21 minuti l'arrivo di una ambulanza. Nelle immagini della telecamera indossata da un agente si può sentire infatti una persona che dice: "Ci vorrà un po' per un'ambulanza". Il video mostra che passano 21 minuti da quando i paramedici compaiono nelle immagini alle 20.41 fino a quando un'ambulanza entra nel campo visivo della telecamera alle 21.02.
Proteste in molte città per la morte di Tyre Nichols
La diffusione dei video ha scatenato proteste a New York e in altre città. Decine di persone si sono radunate a Times Square: sul posto è giunta la polizia e, secondo quanto riportano i media locali, ci sono stati scontri e alcuni arresti. Proteste sono scoppiate anche in altre città: a Washington ad esempio, dove decine di manifestanti si sono radunati a Lafayette Park, vicino a Black Lives Matter Plaza, e in K Street. A Boston hanno marciato lungo Tremont Street, creando problemi al traffico cittadino.
Ventinovenne ucciso, le parole di Biden
Sulla vicenda dell’afroamericano picchiato è intervenuto anche il presidente Biden, che ha espresso la sua indignazione e il suo dolore per l'accaduto sollecitando il Congresso ad approvare la riforma della polizia e chiedendo una indagine rapida e trasparente. "Come tanti, sono indignato e profondamente addolorato nel vedere l'orribile video del pestaggio che ha provocato la morte di Tyre Nichols. È ancora un altro doloroso promemoria della profonda paura e del trauma, del dolore e dello sfinimento che gli americani di colore sperimentano ogni singolo giorno", le parole di Biden dopo la diffusione dei video.
Il Presidente ha anche rilanciato il suo appello contro le proteste violente: "Coloro che cercano giustizia – ha detto – non dovrebbero ricorrere alla violenza o alla distruzione. La violenza non è mai accettabile; è illegale e distruttiva. Mi unisco alla famiglia di Nichols nel chiedere una protesta pacifica".