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I vicini sentono le sue urla, donna aggredita e uccisa da cinque cani

Una donna inglese di 65 anni è stata sbranata a morte da cinque Bulldog americani a Liverpool. Ancora incerta la dinamica dell’incidente: la polizia avrebbe arrestato un uomo di 31 anni.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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La vittima (Fonte: Twitter)
La vittima (Fonte: Twitter)

I vicini l'hanno sentita urlare e hanno chiamato i soccorsi. Quando questi sono arrivati, la donna era già morta, sbranata da cinque bulldog americani all'interno di una proprietà di Vauxhall Road, a Liverpool. La tragedia si è consumata nel pomeriggio del 3 ottobre. La vittima è Ann Dunn, mamma e nonna 65enne che lavorava come addetta alle pulizie.

La dinamica dell'incidente non è ancora del tutto chiara e la polizia è al lavoro per ricostruire l'accaduto. I cinque cani che hanno morso ripetutamente Ann, provocandole ferite mortali, sono stati tutti sequestrati e soppressi. Non ci sono informazioni precise sui proprietari degli animali. Da quanto riferisce la BBC, la residenza col giardino in cui è avvenuta la tragedia sarebbe presente in un elenco di luoghi adibiti per gli allevamenti di cani.

Gli agenti hanno tuttavia confermato di aver arrestato un uomo di 31 anni, con l'accusa di possedere un cane "pericolosamente fuori controllo". Al momento – riferiscono sempre le autorità locali – l'uomo si trova in regime di custodia cautelare.

"Questo è chiaramente un incidente molto angosciante e i nostri pensieri sono con la famiglia e gli amici della vittima. Le indagini sono in corso, cerchiamo di stabilire cosa è successo. Intanto esorto chiunque abbia informazioni utili a mettersi in contatto con noi", ha riferito l'ispettore di polizia Katie Coote. Nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia sul corpo della donna.

Foto da Facebook
Foto da Facebook

La morte di Ann ha scosso dal profondo la comunità locale, che ha diffuso moltissimi messaggi di cordoglio sui social. "Riposa in pace splendida signora, ancora non riesco a crederci. Ho passato dei bei momenti con te che non dimenticherò mai" – recita il messaggio di Kate Burke, citato dal Liverpool Echo – "In questo momento ho il cuore spezzato per la famiglia. Non voglio nemmeno pensare a come si sta sentendo. Sono così felice di aver chiacchierato con te, venerdì scorso, anche se è stato solo per dieci minuti".

Anche la Liverpool John Moores University, dove la vittima aveva lavorato, ha reso omaggio alla sua ex dipendente: “La comunità universitaria è sconvolta e devastata da questa tragica perdita e perdere Ann in questo modo è straziante. Ann era laboriosa e devota e aveva tanti amici in tutta l'organizzazione. È semplicemente orribile e ci mancherà moltissimo. I nostri pensieri in questo momento sono con la sua famiglia e i suoi cari".

Dopo il tragico incidente, Peta ha richiesto al governo di bandire gli allevamenti di bulldog americano dal Regno Unito.

"Quando un cane attacca un essere umano, può essere perché ha subito dei maltrattamenti da parte del suo attuale o ex proprietario, ma non è sempre così – ha dichiarato Elisa Allen, direttrice di Peta Uk – le razze ‘Bully' sono state allevate selettivamente per oltre un secolo allo scopo di attaccare. Per quanto possa essere una decisione scomoda da prendere, un modo per prevenire gli attacchi è quello di proibire l'allevamento di questi tipi di cane".

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