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I viaggi e il sogno di aprire un ristorante: chi era Gianmarco Fenzi, il 29enne morto a Tenerife

Appassionato di viaggi, cucina tradizionale toscana e sapori esotici, Gianmarco Fenzi (29 anni) voleva aprire un ristorante a Tenerife, dove viveva da un anno. Le cause del decesso del giovane sono ancora oggetto di indagine.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono ancora in corso le indagini sulle cause della morte di Gianmarco Fenzi, il 29enne livornese trovato morto su una spiaggia di Tenerife. Il 29enne italiano viveva a Tenerife da circa un anno dopo averne trascorsi cinque alle Baleari e a Minorca. Il suo corpo è stato trovato sulla spiaggia di Puerto Colon il 15 giugno. I familiari del giovane sono stati avvisati solo dopo alcuni giorni dal ritrovamento del corpo, quando il padre della vittima ha allertato chiesto aiuto alle forze dell'ordine.

Fenzi era partito dall'Italia circa sei anni fa per raggiungere padre. Appassionato di cucina, aveva raggiunto il padre a Minorca per aprire un ristorante. Poi le strade si erano divise: il papà era tornato in Italia e lui aveva deciso di trasferirsi a Tenerife, intento a seguire il suo sogno. Nel suo ristorante, il 29enne avrebbe voluto accostare i piatti tradizionali toscani a quelli tipici del posto, sperimentando sempre nuove ricette.

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia del 29enne dopo il decesso. "Tantissima gente che Gianmarco ha conosciuto nei suoi viaggi – ha raccontato al quotidiano Il Tirreno la sorella Aurelia -. Con loro instaurava un rapporto di amicizia profonda, vedeva gli amici come la famiglia. Non giudicava nessuno e questo lo si vede nei tanti commenti che leggo sulle sue pagine social. Gianmarco è rimasto nel cuore di tutte le persone che ha conosciuto".

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Fenzi aveva lavorato come aiuto cuoco in Sardegna prima di partire. Una sola stagione estiva prima di fare la valigia e raggiungere le Baleari per inseguire il suo sogno. Sulla sua morte non si sa ancora nulla e il padre è partito da Roma per raggiungere le Canarie. Secondo quanto spiegato dalla sorella del giovane, i familiari non hanno ricevuto informazioni sul decesso al telefono. Nessuna notizia neppure sui funerali, che la famiglia vorrebbe tenere a Livorno. Prima di pensare alle esequie, bisognerà attendere di ricevere ulteriori risposte dall'autorità e l'eventuale disposizione di un'autopsia sul corpo.

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