Alluvione a Valencia

I sub entrano nel parcheggio del centro commerciale allagato di Valencia: “Ha 5700 posti, è un cimitero”

“È un cimitero”: così i sommozzatori hanno definito il parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, non lontano da Valencia. Secondo i giornali locali, il numero dei morti al suo interno, tra acqua e fango, sarebbe incalcolabile.
A cura di Susanna Picone
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Un cimitero. Così i sommozzatori militari della Ume descrivono quel parcheggio sotterraneo dell'enorme centro commerciale Bonaire, nei pressi della città di Aldaya, totalmente allagato dopo l’alluvione di Valencia. Un parcheggio, con 5.700 posti disponibili, diventato una trappola mortale.

Martedì pomeriggio, nel momento dell’inondazione, in quella zona – tra negozi, ristoranti e cinema – c'erano centinaia di persone. Il parking era "gratis e a tempo illimitato", si legge sul sito del centro commerciale. Il livello dell'acqua è salito fino a tre metri, il parcheggio è stato invaso dall’acqua. Le vittime, secondo fonti dei soccorsi, possono essere "incalcolabili".

Ad oggi non si sa quante persone potrebbero essere rimaste intrappolate, il timore è appunto che dentro potrebbero esserci molti corpi. Non a caso, secondo quanto si legge sulla stampa locale, questo parcheggio è uno dei punti di maggiore preoccupazione dei soccorritori al lavoro in Spagna.

In alcuni video si vede che l’acqua, il fango e i detriti portati dalla violenza della piena hanno distrutto anche l'accesso dalle scale mobili al centro commerciale. Uscire da là era impossibile. Completamente allagati, guardando dall’estero, l’accesso e l’uscita dei parcheggio sotterranei.

Sul posto, insieme ai sub che lavorano in condizioni di grandissima difficoltà, ci sono anche i vigili del fuoco che con le loro pompe stanno lavorando senza sosta per svuotare il parcheggio dall'acqua.

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Finora, a quattro giorni dalle inondazioni che hanno devastato il sud-est della Spagna, sono state accertate oltre 200 vittime. Ma è un bilancio destinato drammaticamente a crescere ancora poiché molte persone  – secondo diverse stime almeno 1.900 – risultano ancora disperse. In un intervento dal palazzo della Moncloa, il premier Pedro Sanchez ha annunciato l'invio di 5.000 soldati e altri 5.000 tra poliziotti e gendarmi per aiutare gli abitanti.

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