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I soldati russi della Wagner hanno preso Soledar indossando uniformi ucraine

I mercenari del gruppo Wagner che hanno preso il controllo di Soldar negli ultimi giorni l’hanno fatto anche attraverso l’inganno, indossando uniformi ucraine.
A cura di Davide Falcioni
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I combattenti del gruppo Wagner che hanno preso il controllo di Soldar negli ultimi giorni l'hanno fatto anche attraverso l'inganno. Certo, non è una gran notizia che i mercenari fondati da Evgenij Prigožin abbiano violato il diritto internazionale, ma questa volta il modo scelto è apparso particolarmente odioso: alcuni video, infatti, hanno mostrato i contractors al soldo della Russia indossare uniformi ucraine oppure abiti sprovvisti di segnali chiari di riconoscimento.

Secondo gli analisti Osint (Open Source Intelligence), dunque, è assai probabile che l’inganno abbia rappresentato un’arma usata dalle forze di Mosca nella battaglia per la presa di Soledar. Diverse linee difensive ucraine – come ricorda Insider Over – sarebbero state aggirate grazie alla confusione causata in molti soldati di Kiev, che non potevano certo sapere che gli uomini con le loro stesse uniformi erano in realtà nemici.

Sia la convenzione di Ginevra che lo statuto della corte penale internazionale vietano di trarre in inganno il nemico. Al punto n.2 dell’articolo 8 dello statuto della corte, infatti, si elencano i comportamenti etichettabili come crimini di guerra. Tra questi, al comma VII, vi è il "fare uso improprio della bandiera bianca, della bandiera o delle insegne militari e dell’uniforme del nemico o delle Nazioni Unite, nonché degli emblemi distintivi della Convenzione di Ginevra, cagionando in tal modo morti o feriti gravi".

Fuggito in Norvegia ex comandante della Wagner

Nel frattempo Andrey Medvedev, ex comandante dei contractors della Wagner, ha chiesto asilo politico in Norvegia. L’ha annunciato il fondatore del fondo per i diritti umani "Gulagu.net" Vladimir Osechkin.

Medvedev, sostiene, avrebbe attraversato il confine russo con la Norvegia nei pressi del villaggio di Nikel nella regione russa di Murmansk. Secondo Osechkin, al confine ha scavalcato due recinzioni e, inseguito dai cani poliziotto e bersagliato dagli spari delle guardie di frontiera russe, ha attraversato di corsa il ghiaccio del lago. Medvedev ha raggiunto una delle città norvegesi di confine, ha bussato alla prima casa che ha incontrato, chiedendo ai residenti di chiamare la polizia.

L'ex "wagneriano" si è recato sotto scorta all’aeroporto locale e poi è stato portato a Oslo, capitale della Norvegia, dove è stato collocato in un centro per trasgressori delle leggi sull'immigrazione. Osechkin ha chiarito che la procedura di asilo è già stata avviata. In Norvegia, Medvedev intende testimoniare contro il capo della Wagner PMC Yevgeny Prigozhin.

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