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Guerra in Ucraina

Ucraina, i servizi segreti USA hanno fornito a Kiev le coordinate per colpire e uccidere i generali russi

La rivelazione del New York Times: i servizi d’intelligence statunitensi hanno fornito agli ucraini le coordinate geografiche esatte per colpire e uccidere generali russi.
A cura di Davide Falcioni
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Non solo miliardi di dollari di armamenti: gli Stati Uniti hanno messo un altro "piede" nel conflitto tra Mosca e Kiev fornendo informazioni d'intelligence che hanno permesso agli ucraini di colpire ed uccidere svariati generali russi. A scriverlo non è la Tass, bensì il New York Times citando alti dirigenti americani. Gli ufficiali ucraini sostengono di aver eliminato circa 12 generali di Mosca al fronte, un numero che ha stupito gli analisti militari e mostrato le importanti lacune delle forze armate comandate dal Cremlino, evidentemente incapaci di proteggere i suoi più alti ufficiali.

Secondo quando riferito dal NYT Washington ha ha fornito a Kiev le coordinate geografiche e altri dettagli dei quartieri generali mobili russi, che cambiano di frequente in base all'andamento della guerra. Le informazioni offerte dagli Stati Uniti sono state elaborate dai militari di Kiev con altri dati di intelligence, comprese le intercettazioni di comunicazioni. I vertici ucraini hanno quindi condotto attacchi con missili di artiglieria che hanno portato alla morte degli alti ufficiali russi. Non tutti gli ‘strikes’ tuttavia sono stati condotti con l'ausilio dell’intelligence Usa, che ad esempio non ha avuto alcun ruolo in quello dello scorso weekend contro il capo di stato maggiore russo Valery Gherasimov, che si sarebbe comunque salvato.

Le notizie riportate dal New York Times, citando funzionari della difesa senza nome, confermato i sospetti che gli Stati Uniti stiano fornendo informazioni utili in tempo reale per aiutare l'esercito ucraino a selezionare obiettivi di alto valore. Interpellato sul punti, il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha ammesso che gli USA stavano fornendo all'Ucraina "informazioni e intelligence utili per difendersi". Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, ha tuttavia affermato che le informazioni d'intelligence non sono state fornite "con l'intento di uccidere i generali russi". L'ammissione del supporto dell'intelligence statunitense per prendere di mira le forze russe, che si aggiunge ad altri 20 miliardi di dollari di aiuti militari, rappresenta un'ulteriore escalation in quella che sta diventando sempre più una guerra per procura tra gli Stati Uniti, con i loro alleati della Nato, e le forze russe in Ucraina.

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