I servizi segreti russi arrestano un cittadino italo-russo 35enne: “Terrorista per conto dell’Ucraina”
Arrestato con l'accusa di aver commesso atti di sabotaggio e aver programmato attentati terroristici ad infrastrutture militari e siti di trasporto nella regione di Rjazan, a 200 chilometri a Sud Est di Mosca. Secondo le autorità russe, il cittadino italo-russo arrestato per terrorismo avrebbe agito per conto dell'Ucraina, sabotando dall'interno le infrastrutture russe con ordigni esplosivi e attacchi terroristici. A dare la notizia è stato l'Fsb, ex Kgb, ma si attende la dichiarazione della Farnesina.
Secondo i servizi segreti russi, il 35enne Ruslan Sidiki avrebbe organizzato un attacco con droni all'aeroporto militare di Dyaghulevo. L'uomo, secondo quanto riferito dai media russi. avrebbe affermato di essere "stato reclutato a febbraio dall'intelligence ucraina". Il tutto sarebbe avvenuto a Istanbul e poi il 35enne sarebbe stato addestrato da Kiev in Lettonia per "compiere azioni di sabotaggio". Il 35enne avrebbe riferito di essere stato addestrato per compiere attentati "con la partecipazione diretta dell'esercito lettone". Dopo l'addestramento, sarebbe tornato in patria per organizzare gli attentati.
Il 20 luglio scorso, su istruzioni dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, avrebbe quindi fabbricato ordigni esplosivi con i quali avrebbe equipaggiato quattro droni da utilizzare per effettuare un attacco all’aeroporto militare di Dyaghilevo, secondo quanto affermato dai servizi segreti russi. L'11 novembre poi, avrebbe fatto saltare “la linea ferroviaria nella regione di Ryazan mentre passava un treno merci, provocando il deragliamento di 19 vagoni, mentre 15 si sono ribaltati”.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati al sospettato componenti per la fabbricazione di esplosivi e ordigni esplosivi, apparecchiature di comunicazione e supporti elettronici “contenenti foto e video dei crimini commessi”.