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Guerra in Ucraina

I russi hanno riempito un carro armato “kamikaze” di esplosivo e l’hanno scagliato verso gli ucraini

I russi hanno imbottito di esplosivo un vecchio carro armato T-54 o T-55, l’hanno equipaggiato con dei radiocomandi e poi scagliato guidandolo da remoto verso le posizioni ucraine.
A cura di Davide Falcioni
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I russi hanno imbottito di esplosivo un vecchio carro armato T-54 o T-55, l'hanno equipaggiato con dei radiocomandi e poi scagliato guidandolo da remoto verso le posizioni ucraine. È accaduto ieri, domenica 18 giugno, nei pressi di Marinka, nell'oblast di Donetsk. Il tank "kamikaze" – in gergo militare chiamato VBIED (Vehicle-Borne Improvised Explosive Device) – è stato distrutto da una mina o da un missile anticarro ucraino causando un'esplosione che secondo i media di Mosca avrebbe comunque provocato decine di vittime ucraine. Come ricorda Forbes non è la prima volta che i russi adottano una tattica del genere: già nei giorni scorsi, infatti, le truppe agli ordini di Putin avevano provato a speronare le posizioni ucraine con un trattore d'artiglieria MT-LB riempito di cariche esplosive.

L'impiego di vecchi carri armati T-54/55 come veicoli kamikaze non deve stupire: questi mezzi corazzati vennero infatti prodotti in almeno 85mila unità in epoca sovietica per essere distribuiti tra tutti i Paesi del Patto di Varsavia. Con il passare degli anni sono diventati obsoleti e sostituiti da tank molto più moderni. Tuttavia si presume che centinaia o migliaia di esemplari si trovino ancora nei magazzini: farli competere su un campo di battaglia contro i moderni carri armati occidentali forniti all'Ucraina è del tutto fuori discussione. Questi mezzi, inoltre, possono agire solo di giorno e non possono essere trasformati in obici semoventi, perché l'angolazione e la potenza del cannone non li rendono adatti a questo scopo.

Di conseguenza i russi hanno fatto di necessità virtù e riciclato T-54/55 destinandoli ad altri scopi. Alcuni di questi carri sono stati debitamente modificati dai russi: dopo essere stati dotati di una serie di radiocomandi e imbottiti di esplosivo sono stati scagliati contro le trincee e postazioni difese dagli ucraini nella speranza di sfondarle. Le possibilità di riuscita sono però minime: come è noto dall'inizio dell'invasione, infatti, le truppe di Kiev sono dotate di efficaci armi anticarro

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