I russi ammettono: 10mila soldati morti. Poi la cifra sparisce
Sarebbero quasi 10 mila i soldati russi morti dall'inizio dell'invasione in Ucraina. Lo ha riportato oggi un giornale molto vicino al Cremlino, il che lascia pensare che si tratti di numeri ufficiali: ma l'articolo in questione è stato rimosso poco dopo e dalla testata hanno parlato di un attacco informatico. Non è quindi chiaro se si tratti effettivamente di numeri affidabili, poi nascosti in modo che non arrivassero all'estero, o se ci sia stato qualche errore. Del resto sono pochissime le informazioni sullo stato di salute di salute delle forze militari russe che filtrano in Occidente. Dopo le immagini dei tank russi finiti senza benzina o fermati dalla popolazione disarmata, così come le storie sul morale a terra dei militari, che si sono trovati di fronte a una tenace quanto inattesa resistenza ucraina, in molti hanno iniziato a mettere in dubbio che la cosiddetta "operazione speciale" stesse andando come previsto da Mosca.
Tra i primi a notare l'articolo sulla Komsomolskaya Pravda, Yaroslav Trofimov, corrispondente capo del "Wall Street Journal", che ha pubblicato su Twitter uno screenshot dell'articolo in questione. Il giornale, come abbiamo detto, sarebbe considerato decisamente vicino al Cremlino e durante il periodo sovietico è stato anche l'organo della "Gioventù comunista leninista". Tutto questo per dire che se ci fossero numeri ufficiali sulle perdite russe, magari provenienti dall'esercito russo stesso, sarebbe abbastanza verosimile per un giornale filogovernativo come la Komsomolskaya Pravda venirne a conoscenza. Nell'articolo si parlava di 9.861 soldati russi morti in Ucraina, citando come fonte i dati del ministero della Difesa, e 16.153 rimasti invece feriti.
L'ultimo bilancio ufficiale fornito dalle autorità russe risale allo scorso 2 marzo, quando si parlava invece di 498 vittime. Insomma, nel giro di una ventina di giorni sarebbero morti migliaia di soldati russi. Anche la BBC ha riportato la notizia, segnalando appunto che l'articolo è stato poi rimosso e che il direttore del giornale ha parlato di un'azione di pirateria informatica. In un comunicato, sulla pagina web del giornale, si legge: "Il 21 marzo, l'accesso all'interfaccia è stato violato sul sito web di Komsomolskaya Pravda ed è stato inserito un falso dato in una pubblicazione sulla situazione dell'operazione speciale in Ucraina. Le informazioni falsate sono state immediatamente rimosse".
Se invece il dato venisse confermate, testimonierebbe le decisamente ingenti perdite subite dall'esercito russo in Ucraina. E sarebbe, dall'altro lato, un'ammissione da parte di Mosca di un dato negativo così rilevante: finora sia lo stesso Vladimir Putin che altri funzionari del Cremlino hanno parlato sempre di un successo incredibile della "operazione militare". Si tratta di un numero ben più alto di quello che aveva stimato nel fine settimana il New York Times che, citando alcune fonti di intelligence statunitense, aveva parlato di circa 7 mila soldati russi morti.