I punti certi della strage di civili a Gaza: gli spari israeliani e la calca attorno ai tir di aiuti
Almeno 112 civili palestinesi sono stati uccisi giovedì in strada a Gaza mentre cercavano di accaparrarsi i primi aiuti umanitari giunti nella Striscia dopo settimane di mancanza di cibo. Secondo il ministero della Sanità palestinese controllato da Hamas, la strage sarebbe opera dei soldati israeliani che hanno sparato sulla folla. Israele ha contestato il bilancio delle vittime e pur ammettendo che i soldati hanno sparato dopo l’assalto ai tir, ha sostenuto che erano spari di avvertimento e che la maggior parte delle vittime è stata provocata dalla calca e molti sarebbero stati investiti dai camion che cercavano di scappare.
Ufficiali militari israeliani hanno successivamente confermato altri spari su una folla che li avrebbe minacciati dopo che il convoglio umanitario si era già allontanato, ma hanno continuano a sostenere che la maggior parte delle vittime erano state causate in precedenza dalla fuga precipitosa delle persone attorno ai camion.
Dove è avvenuto il massacro di civili a Gaza
Il massacro si è consumato ieri nel nord della Striscia di Gaza lungo una delle arterie stradali che costeggiano il Mar Mediterraneo e controllata dagli israeliani dopo l’invasione. Come si vede da alcuni filmati diffusi dall’Idf, l’esercito israeliano, una colonna di camion carichi di aiuti è stata circondata dai civili affamati che hanno iniziato a prendere quanto potevano dai mezzi in movimento poco dopo che avevano superato il checkpoint militare israeliano nel nord di Gaza.
Ad un certo punto i soldati israeliani dello stesso posto di controllo hanno iniziato a sparare. Secondo il racconto di diversi testimoni, la folla si era radunata già da oltre due ore quando il convoglio è arrivato alla rotatoria di Nabulsi, lungo la strada costiera all'estremità sud-occidentale di Gaza City, la Haroun Al Rasheed Street, nel quartiere di Sheikh Ajleen. I presenti hanno circondato i tir e hanno iniziato a portare via sacchi di farina e cibo in scatola, poco dopo gli spari degli israeliani.
Le versioni di Israele e Hamas
La scena si sarebbe ripetuta almeno due volte. Quando gli spari sono cessati, i palestinesi sarebbero tornati verso i camion e i soldati avrebbero aperto di nuovo il fuoco. Secondo la direzione dell'ospedale locale, la maggior parte dei feriti erano ferite da arma da fuoco. Tuttavia, un testimone palestinese ha detto alla BBC che la maggior parte delle persone uccise erano state investite da camion.
Secondo gli israeliani, la folla che inseguiva l'ultimo camion del convoglio si è voltata e si è spostata proprio verso il posto di blocco, spingendo le truppe a sparare colpi di avvertimento e poi colpi letali per legittima difesa. Il portavoce militare israeliano ha rifiutato di dire quanto tempo è trascorso tra la calca e la sparatoria, o di stimare le vittime in entrambi i casi, dicendo solo che non credeva al bilancio palestinese.
La condanna dell'Onu e la richiesta di indagine indipendente
Giovedì il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una sessione di emergenza a porte chiuse sulle morti di Gaza, ma gli Usa hanno bloccato il testo di condanna per la strage di civili. Non sappiamo esattamente cosa sia successo, ma se delle persone sono state colpite da colpi di arma da fuoco e sono morte a causa degli spari israeliani, se sono state schiacciate dalla folla, se sono state investite da un camion. Sono tutti atti di violenza, in un certo senso, dovuti a questo conflitto", ha detto il portavoce del segretario generale. Molti Paesi, con in testa Italia e Francia, chiedono una indagine indipendente per accertare i fatti. "Sconvolto e disgustato dall'uccisione di civili innocenti avvenuta ieri a Gaza mentre aspettavano disperatamente aiuti umanitari. Il diritto internazionale non ammette doppi standard. Dovrebbe essere avviata immediatamente un'indagine indipendente e i responsabili ritenuti responsabili. È urgentemente necessario un cessate il fuoco per consentire gli aiuti umanitari forniti da agenzie specializzate adeguatamente finanziate come l'Unrwa per raggiungere i civili" ha dichiarato su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.