I marò ai giudici indiani: “Fateci trascorrere il Natale a casa”

Sono passati ormai dieci mesi dai fatti che costringono in India Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani in attesa di un processo perché accusati di aver ucciso lo scorso febbraio due pescatori. Da dieci mesi Latorre e Girone non hanno avuto la possibilità di ritornare in Italia ed è propria questa la richiesta che ora hanno fatto ai giudici dell’Alta Corte del Kerala. I due militari hanno presentato la richiesta per ottenere il permesso di andare a casa per trascorrere il Natale con le loro famiglie: la notizia è stata riportata dalla stampa locale che ha anche reso noto che i giudici avrebbero accettato l’istanza e fissato un’udienza per la prossima settimana. Vogliono trascorrere le feste in Italia, poi garantiscono di tornare in India.
Napolitano riceve le famiglie dei marò – Attualmente Latorre e Girone sono in stato di libertà vigilata dietro cauzione in un hotel, non possono allontanarsi dalla circoscrizione della polizia di Kochi e devono presentarsi ogni giorno al commissariato per la firma di presenza. Intanto, dall’Italia non mancano le manifestazioni di solidarietà che da ormai dieci mesi si registrano nei confronti dei due marò in India. Oggi il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale i familiari dei due e a loro ha espresso il sostegno del Paese e il costante impegno delle istituzioni per una rapida soluzione di questa spinosa vicenda. Nelle ore precedenti, invece, era intervenuta la Farnesina sulla questione di Latorre e Girone.
"Sconcerto e preoccupazione" per il ritardo dell’India – In un comunicato è stato reso noto che l’Italia esprime “profondo sconcerto e preoccupazione” per il ritardo, da parte della Corte suprema indiana, del pronunciamento sui ricorsi presentati per il caso. Un ritardo che si accumula ai numerosi rinvii di questi mesi. Inoltre, è stato reso noto che su istruzione di Giulio Terzi è stato convocato l’ambasciatore indiano proprio perché “i nostri ragazzi – ha precisato il ministro degli Esteri – devono tornare presto a casa”. L’ambasciatore viene convocato per “reiterare la sollecitazione del governo indiano a che la sentenza della Corte Suprema di New Delhi sul caso dei due Fucilieri della Marina sia emessa prima dell’inizio delle festività natalizie”.