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I gilet gialli sbarcano a Bruxelles: scontri con la polizia contro l’aumento dei prezzi

Dopo le manifestazioni francesi i gilet gialli si fanno vedere anche in Belgio: poche centinaia di persone hanno messo a ferro e fuoco il quartiere di Bruxelles in cui sorge il palazzo del governo.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo la Francia, la mobilitazione dei gilet gialli arriva anche in Belgio. E alla sua prima manifestazione degenera in violenti scontri oggi a Bruxelles, come era accaduto sabato a Parigi. Stando a quanto riferito dalla polizia locale, citata dai media belgi, alla protesta hanno preso parte circa 2-300 persone: numeri non ancora paragonabili a quelli francesi, a probabile dimostrazione che in Belgio non si è ancora costruito un vero movimento di protesta, ma piuttosto si sia cercato di sfruttare l'onda mediatica delle manifestazioni francesi.

La tensione è salita quando una parte dei manifestanti ha tentato di raggiungere la zona delle istituzioni del governo vicino all'incrocio di Art-Loi. Bombe carta, fumogeni e sampietrini, ma persino palle da biliardo, sono stati lanciati contro gli agenti. Ci sono stati anche pali divelti, un'auto della polizia rovesciata e un'altra incendiata. Le forze dell'ordine sono intervenute con gli idranti per disperdere la folla.

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"Nessuna impunità per violenze inammissibili. Saccheggiatori e vandali devono essere sanzionati", ha commentato su Twitter il primo ministro belga Charles Michel, dopo aver ringraziato gli agenti impegnati negli scontri. Convocata su Internet, la protesta si dice l'espressione della rabbia di chi non riesce ad arrivare a fine mese di fronte al continuo aumento dei prezzi. E fra i manifestanti molti scandivano slogan chiedendo le dimissioni del governo.

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