I genitori lasciano incustodita la pistola: una bambina di 5 anni uccisa dal compagno di classe

Un bambino impugna quella che crede sia una pistola giocattolo e spara all'amichetta. È successo a Chubbuck, in Idaho, dove la piccola Noelle Chubbuck, cinque anni, ha persola vita in un terribile incidente.

I bambini stavano giocando insieme ad una festa, quando il piccolo ha impugnato l'arma, ha puntato contro la piccola Noelle e ha premuto il grilletto, facendo fuoco. La piccola, per la quale inutili sono stati i soccorsi, è stata immediatamente trasportata all'ospedale Portneuf Medical Center di Pocatello, dove è morta in serata. Doveva essere un giorno di festa, i genitori avevano organizzato per i bambini un Playdate, una giornata di giochi e all'incirca alle tre del pomeriggio, mentre erano in un altra stanza, hanno sentito il fragore del colpo di pistola. Accorsi nella camera in cui i bambini erano stati lasciati a giocare hanno scoperto la tragedia e non hanno potuto fare altro che chiamare l'ambulanza. Non è ancora chiaro perché l'arma fosse stata lasciata incustodita e alla portata dei piccoli e perché la sicura fosse sganciata. Nessuna accusa, però, famiglia del piccolo: la zia di Noelle Kaeley Shawver, scagiona da ogni eventuale responsabilità i genitori del bambino

Il caso, l'ennesimo di morte accidentale per arma da fuoco, riapre la polemica, particolarmente calda negli Stati Uniti, sul possesso delle armi. Come dimostra uno studio recente di Everytown for Gun safety, infatti, almeno due bambini muoiono in America ogni settimana per incidenti connessi a pistole e altre armi. Molto spesso sono gli stessi bambini a spararsi accidentalmente.

Sul fatto, Ladd Everritt, responsabile comunicazioni dell'associazione Stop Gun Violence, dichiara: «L'Idaho ha leggi fallimentari sull'uso e la detenzione delle armi. Non ci sono linee guida. Un genitore può tenere l'arma anche posizionata su un mobile accessibile al bambino e non sarà mai considerato responsabile penalmente».