I genitori di Nir Forti, l’italiano disperso dopo rave party in Israele: “Gli hanno sparato al torace”
"Nostro figlio è stato colpito al torace prima di non essere più rintracciabile". A parlare sono i genitori di Nir Forti, il giovane italiano che da giorni risulta disperso in Israele dopo il raid dei combattenti di Hamas ad un rave party nel deserto, a Be’eri, nel Sud del Paese e a pochi passi dalla Striscia di Gaza, a cui stava partecipando insieme alla fidanzata.
La mamma e il papà del ragazzo, 30enne residente a Tel Aviv dove lavora come responsabile vendite di TytoCare, lo hanno confermato parlando al Tg3. L'ultima volta che lo hanno sentito erano le 8 del mattino e "ci ha detto è che erano stati bloccati dalla polizia", ma "abbiamo capito che era una cosa strana, poi che non era polizia, si vede che lui non ha immaginato che fossero terroristi". Dopo le 8, dice la madre, "sono riuscita a parlare solo con un suo amico, lui ha detto che ha visto che hanno sparato a Nir nella parte superiore del torace".
Si attendono precisazioni da parte della Farnesina sul destino di uno dei tre italiani dispersi in Israele, dove proprio oggi è arrivato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Gli atri due italiani dispersi sono Liliach Havron e Eviatar Kipnis. Si tratta di una coppia, marito e moglie, che si trovava nel kibbutz di Be’eri dove sono stati ritrovati oltre cento corpi trucidati. In tutto sarebbero circa 200 gli ostaggi di varie nazionalità che Hamas terrebbe a Gaza come possibile merce di scambio.
Proprio Tajani oggi ha affermato che "l'Italia farà di tutto per cercare di liberare gli ostaggi nelle mani del movimento islamista palestinese Hamas" nel corso della conferenza stampa tenuta dopo il suo incontro a Tel Aviv con l'omologo israeliano Eli Cohen. "Ho ribadito al ministro la solidarietà e vicinanza del governo italiano e di tutta l'Italia alle vittime di questa tragedia", ha aggiunto, ribadendo "l'impegno contro il terrorismo e per una forte azione di pace che possa impedire un'escalation".