I fratelli Menéndez uccisero i genitori, il giudice ferma il procuratore: dopo la serie il processo va rivisto

La causa per il riesame della condanna di Erik e Lyle Menéndez può andare avanti, nonostante l’opposizione del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles.
La decisione del giudice sul caso dei fratelli, condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale quando avevano 18 e 21 anni per l’omicidio dei loro genitori, Jose e Kitty Menéndez, nella loro casa di Beverly Hills nel 1989, è arrivata pochi giorni fa venerdì 11 aprile.
Alla fine del 2024 l’ex procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascón, aveva chiesto a un giudice di cambiare la sentenza dei fratelli da ergastolo senza possibilità di libertà condizionale a 50 anni di reclusione sulla base di nuove prove raccolte sul loro caso.
Ciò li avrebbe resi immediatamente idonei alla libertà condizionale, dato che hanno commesso il crimine quando erano minori di 26 anni. Il mese scorso però il successore di Gascón, Nathan Hochman, ha presentato una mozione per ritirare la richiesta di riesame della condanna.
“Hanno aspettato a lungo per ottenere giustizia, oggi è probabilmente il giorno più importante da quando sono stati incarcerati,” ha dichiarato l’avvocato dei fratelli, Mark Geragos.
La difesa dei fratelli ha sempre sostenuto che Erik e Lyle abbiano agito per legittima difesa dopo anni di abusi sessuali da parte del padre, i pubblici ministeri invece li hanno ritenuti colpevoli stabilendo che uccisero i genitori per mettere mani su un'eredità multimilionaria.
“Non vediamo l’ora che venga presentata una valutazione completa e giusta di chi sono Erik e Lyle oggi, non solo una versione congelata nel tempo in un periodo di dolore e paura, ma tutta la verità — la crescita, l’umanità e gli uomini che sono diventati,” ha dichiarato al termine dell'udienza Anamaria Baralt, cugina dei fratelli.
Senza il riesame, i fratelli avrebbero comunque un'altra possibilità: la richiesta di clemenza al governatore della California. Gavin Newsom ha infatti ordinato alla commissione per la libertà condizionale dello stato di valutare se i fratelli potrebbero rappresentare un pericolo per la pubblica sicurezza se venissero rilasciati.
Le udienze finali della commissione per la libertà condizionale si terranno il 13 giugno. A seconda dei risultati, il governatore potrebbe concedere la clemenza, commutare la pena per renderli idonei alla libertà vigilata o addirittura rilasciarli direttamente.
Il caso dei fratelli è tornato alla ribalta l'anno scorso quando sarebbero emerse nuove prove e con l'uscita di una nuova serie Netflix, Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story.
La serie ha fatto conoscere la storia alle nuove generazione e attirato l'attenzione di celebrità, tra cui Kim Kardashian e Rosie O'Donnell, che hanno chiesto il rilascio dei fratelli.