I dieci eventi tragici che hanno segnato il 2016
Per molti l’anno bisestile che si sta per concludere è stato uno dei peggiori della storia recente. Sicuramente il 2016 ha visto il susseguirsi di moltissimi eventi tragici, in Italia e all'estero. Queste sono alcune delle notizie che hanno segnato negativamente questi dodici mesi.
Il virus Zika
Il 28 gennaio l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) annuncia lo scoppio dell'epidemia del virus Zika. Individuato in Colombia e, progressivamente, in tutti i Paesi tra il Messico e il Brasile a metà gennaio 2016, il virus Zika diventa una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica globale. Il possibile legame tra la contrazione del virus trasmesso dalla zanzara tigre e lo sviluppo di microcefalie nel feto porta l’Oms a raccomandare alle donne incinte di non recarsi nelle zone a rischio. In poco tempo, in tutto il mondo si scoprono nuovi casi di contagio. In Brasile, l’elevato numero di persone colpite (1,5 milioni, secondo il governo brasiliano) fa temere anche il regolare svolgimento della XXXI edizione dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro previsto per agosto.
Il terrorismo dello Stato Islamico
Il terrorismo di matrice islamica ha colpito duramente varie parti del mondo durante il 2016. Tra le stragi ispirate dal sedicente Stato islamico bisogna ricordare quella del 22 marzo dove una serie di attacchi suicidi all'aeroporto di Bruxelles e all'interno della metropolitana causano 34 morti e 300 feriti. Il 12 giugno, un uomo armato entra in un locale gay di Orlando, in Florida e uccide 50 persone, ferendone altre 53. L’attacco verrà poi rivendicato dall'Isis. Tra le tante città insanguinate dalla ferocia terrorista, ci sono anche i tremendi attentati il 28 giugno all'aeroporto di Istanbul (45 morti) e il 3 luglio in un centro commerciale di Baghdad con oltre 300 morti, il peggiore nella storia dell’Iraq. Il primo luglio, a Dacca, in Bangladesh, un commando di terroristi islamici fa irruzione nel ristorante "Holey Artisan Bakery" uccidendo 20 persone tenute in ostaggio, tra cui 9 italiani. Il terrorismo colpisce di nuovo la Francia: a Nizza, un camion guidato da un “soldato” dell’Isis piomba sulla folla al termine delle celebrazioni per il 14 luglio. Il bilancio sarà di 84 morti e 52 feriti. Un attacco simile a quello di Nizza avviene a Berlino la sera del 19 dicembre. Un camion si abbatte a tutta velocità contro la folla che si accalcava nei pressi di un mercatino di Natale nel quartiere Charlottenburg. Il bilancio della strage è di 12 morti e 48 feriti gravi. Fabrizia Di Lorenzo, un'italiana di 31 anni residente a Berlino, data inizialmente come dispersa, risulterà tra le vittime dell'attentato. Il giorno dopo arriva la rivendicazione dell'Isis. Un pakistano di 23 anni viene arrestato, sospettato di essere l'autore del massacro. Verrà rilasciato poco dopo. . Le autorità tedesche individuano un cittadino tunisino di 24 anni, Anis Amri, come il colpevole della strage. In Germania è caccia all'uomo. Amri viene fermato dalla polizia alla stazione dei treni di Sesto San Giovanni il 23 dicembre. L'attentatore di Berlino spara agli agenti che rispondono al fuoco e lo uccidono.
Spagna, la tragedia Erasmus
Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza. Sono i nomi delle sette studentesse italiane del programma Erasmus che hanno perso la vita nello schianto del bus in Catalogna all'alba di domenica 20 marzo. Alle 6 del mattino, lungo la AP-7 vicino Freginals, nella zona di Tarragona, l’autista del pullman con il quale stavano facendo ritorno a Barcellona da Valencia (dove gli studenti avevano assistito alla celebre Fiesta de las Fallas) perde il controllo del mezzo finendo fuori strada. Complessivamente, le vittime accertate sono 13 e 34 i feriti. Tutte avevano un'età compresa tra i 19 e i 25 anni.
Gli incidenti aerei
Il 19 maggio precipita un Airbus dell'Egyptair nel Mare Egeo, a largo della Grecia, partito da Parigi e diretto al Cairo. Tra le possibili cause dell’incidente si fa strada l'ipotesi dell'attentato. Gli investigatori hanno scoperto, dopo aver ripescato le due scatole nere in fondo al Mediterraneo, che nelle conversazioni della cabina di pilotaggio appariva la parola "incendio". Situazione compatibile con i messaggi automatici di allarme che segnalavano la presenza di fumo nell'aereo. A dicembre, la commissione egiziana d'inchiesta ha rilevato tracce di esplosivo sui resti dei passeggeri recuperati in mare. Nessuna delle persone a bordo (56 passeggeri, 7 membri dell'equipaggio e 3 agenti della sicurezza) è sopravvissuta. E il 28 novembre il volo LaMia Airlines 2933 partito dall'aeroporto di Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) e diretto in Colombia si schianta mentre tenta un atterraggio di emergenza vicino alla città colombiana di Medellin causando 71 vittime tra cui molti giocatori della Chapecoense, una squadra di calcio della seria A brasiliana.
L’omicidio della deputata Jo Cox e la Brexit
Il 16 giugno, pochi giorni prima della consultazione che dovrà decidere la permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, viene assassinata la deputata britannica Jo Cox che si era dichiarata apertamente contro la Brexit. Il 23 giugno il referendum si conclude con la vittoria del sì: il 52% degli elettori si esprimono a favore del Leave. A conseguenza del voto, Il premier inglese David Cameron si dimette a al suo posto subentra Theresa May.
L’incidente ferroviario in Puglia
Il 12 luglio, due treni dalla società Ferrotramviaria si scontrano frontalmente lungo la tratta ferroviaria tra Andria e Corato nel territorio del comune barese che è a binario unico. Le prime due carrozze si disintegrano; nell'incidente perdono la vita 23 passeggeri, i feriti saranno oltre 50. Sei gli gli indagati, tra cui il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, che – come lui stesso ha ammesso davanti ai pm – in base ad un automatismo avrebbe azionato la paletta verde dando il via al treno che si è poi scontrato con l’altro convoglio.
Il colpo di Stato dei militari in Turchia
La notte del 15 luglio il tentativo di rovesciare dal potere il presidente Tayyip Erdogan finisce nel sangue. Il bilancio del fallito colpo di Stato sarà di 290 morti e 1440 ferite. La repressione del Sultano non si fa attendere: 2893 golpisti finiscono agli arresti e 2745 giudici sono rimossi dall'incarico.
La terra trema in Italia
Il 24 agosto una forte scossa di magnitudo 6.0 scuote il centro Italia. L’epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (Rieti) e di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) devasta interi borghi medioevali dell’Umbria, Marche e Lazio. Amatrice (Rieti) viene completamente distrutta. Uno dei terremoti più forti accaduto in Italia negli ultimi 110 anni causa la morte di 299 persone e la distruzione di un enorme patrimonio culturale. Almeno 22.000 gli sfollati. I sindaci dei comuni più colpiti affermano che 200.000 case potrebbero essere inagibili. I danni complessivi subiti sono quantificabili in una somma non inferiore a 4 miliardi di euro. Il 30 ottobre una serie di scosse di magnitudo 6.5 colpisce nuovamente le zone già distrutte dal sisma di agosto. La potenza del terremoto è di poco inferiore a quello di magnitudo 6.8 che il 23 novembre 1980 devastò l’Irpinia e la Basilicata, provocando oltre 2.570 morti.
Aleppo, la Sarajevo siriana
Il 13 dicembre, Aleppo, divenuta il simbolo della resistenza contro il regime di Bashar al Assad, viene riconquistata dalle truppe dell’esercito lealista dopo oltre cinque anni di guerra civile. Il conflitto per il controllo della città inizia ufficialmente nel luglio del 2012, quando i ribelli attaccano la zona sudest della città. Gli insorti, dopo violenti combattimenti durati dei mesi, si assicurano il controllo della zona orientale e di gran parte di quella meridionale. Ne segue un lungo assedio fino all'offensiva iniziata nel 2015, grazie anche all'aiuto dell'aviazione russa. Migliaia di civili lasciano i quartieri di Aleppo est finora in mano ai ribelli. L'Onu denuncia numerose violazione dei diritti umani e definisce Aleppo “un cimitero a cielo aperto”. Una vittoria importante per Assad e i suoi alleati che determinerà le sorti delle guerra civile siriana. La capitolazione della città si salda con un bilancio drammatico di almeno 100 mila morti.
L'uccisione dell'ambasciatore russo ad Ankara
Andrey Karlov, l'ambasciatore russo in Turchia, viene ucciso il 19 dicembre ad Ankara mentre sta tenendo un discorso alla cerimonia di inaugurazione della mostra fotografica ‘La Russia vista dai turchi'. L'assalitore, Mevlüt Mert Altintas, è un poliziotto di 22 anni membro delle forze speciali anti-sommossa della polizia della capitale turca. Il killer sparando all'ambasciatore grida: “Vendetta per Aleppo” e " "Noi moriamo in Siria voi morite qua". Verrà ucciso poco dopo dalle forze di sicurezza. "Un tentativo di danneggiare i legami tra Mosca ed Ankara e di far fallire i tentativi di raggiungere un’intesa per la pace in Siria" ha dichiarato il presidente Vladimir Putin. L'omicidio del diplomatico russo avviene alla vigilia di un importante vertice a Mosca nel quale Turchia, Russia e Iran discutono del futuro della guerra in Siria.