“I bambini piangevano, i genitori sconvolti”, i racconti dal Marocco devastato dal terremoto
È stata una lunga notte di paura in Marocco, colpita nella serata di ieri, venerdì 8 settembre, da un fortissimo terremoto che ha provocato centinaia di vittime, oltre 600 secondo l'ultimo bilancio. Il sisma ha scosso l'intero paese, con echi anche nelle nazioni confinanti.
L'epicentro, di magnitudo 6,8 secondo l'Istituto Americano di Geofisica (USGS), di 7.0 per l'Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Si registrano enormi danni, crolli nelle strade, fiumi di persone in preda al panico hanno passato la notte in strada. Secondo le prime testimonianze, il terremoto si è sentito per una trentina di secondi.
"Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti", la testimonianza a AFP di Abdelhak El Amrani, un 33enne residente a Marrakech. Ha spiegato anche che è andata via la corrente e la rete telefonica per un po’ di tempo, poi tutto è stato ripristinato.
Lorella Palmer, una turista britannica in vacanza a Marrakesh, ha descritto alla Bbc cosa è successo quando si è verificato il terremoto. "La stanza ha iniziato a tremare", ha raccontato aggiungendo che si sentiva come se "c'era qualcuno che passava l'aspirapolvere sui muri della stanza accanto alla nostra". "Penso che il tuo cervello – ha detto ancora – non si renda conto immediatamente di ciò che sta accadendo finché le cornici e il letto non iniziano a tremare".
Una persona a Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all’AFP che la gente urlava al momento della scossa. “La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti”.
Uno sciame sismico di centinaia di scosse nella notte è stato registrato dall'Istituto nazionale di geofisica del Marocco dopo il forte terremoto di venerdì sera. Secondo Nasser Jebbour, capodivisione dell'Ing, l'area colpita ha un perimetro di almeno 400 chilometri, nella provincia di Al Hazoud, dove sorgono i villaggi berberi, ai piedi dell'Atlante.