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Conflitto Israelo-Palestinese

I minori di Gaza stanno bevendo acqua dalle pozzanghere, Onu: “Bimbo di 10 mesi con paralisi da poliomielite”

I bambini di Gaza stanno bevendo dalle pozzanghere e dalle pozze fognarie con acqua contaminata a causa della distruzione dei bacini idrici operata dall’esercito israeliano. L’uso di acqua non potabile espone al rischio di epidemie e malattie come la poliomielite almeno 640mila bambini.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono sempre più difficili le condizioni dei civili che da 8 mesi vivono la guerra israeliana a Gaza, dove l'esercito di Netanyahu ha ucciso 37.396 persone con bombardamenti e raid aerei. Dopo la diagnosi di un primo caso di poliomielite (la vittima è un bambino di 10 anni), l'Unicef ha chiesto una tregua per vaccinare i minori rimasti a Gaza. Tel Aviv, dall'altra parte, ha impedito l'ingresso dei vaccini a Gaza dopo aver vaccinato i propri militari.

Secondo il Ministero della Sanità Palestinese, Israele sta bloccando la consegna di oltre 1,5 milioni di dosi di vaccino a Gaza. L'epidemia, ribadiscono da Hamas, potrebbe toccare altri Paesi limitrofi. La poliomielite, scomparsa a Gaza da 25 anni, può colpire persone non vaccinate con l'ingestione di acqua contaminata. Le difficoltà dei civili palestinesi nel disporre di acqua pulita e potabile sono dovute principalmente alla devastazione da parte dell'esercito israeliano dei sistemi idrici di Gaza.

La Cnn ha documentato un attacco al bacino idrico di Canada Water a Rafah, sulla parte meridionale della Striscia. Alcuni soldati israeliani, scrive la Cnn, hanno collegato esplosivi alle pompe del bacino idrico di Rafah, facendole saltare in aria.

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L'esplosione è stata documentata in un video ora cancellato e precedentemente condiviso da un militare di Tel Aviv su Instagram. Il filmato era stato geolocalizzato dalla CNN e le immagini satellitari mostrano che il bacino idrico era stato danneggiato tra il 26 e il 27 luglio.

Il bacino idrico distrutto, secondo l'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), poteva contenere 3 milioni di litri d'acqua ed era fondamentale per la distribuzione idrica a Rafah. Prima del 7 ottobre, forniva ogni giorno acqua a 150mila persone.

Le forze di difesa israeliane hanno detto alla Cnn che le truppe stavano "operando nell'area di Tal al-Sultan da diverse settimane" per "smantellare infrastrutture terroristiche ed eliminare i miliziani". L'Idf ha fatto sapere che "l'incidente e i video che lo documentano sono in fase di revisione", ma non ha aggiunto altri commenti all'accaduto.

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Secondo l'Onu, sono tantissimi gli impianti idrici danneggiati o distrutti durante l'attacco israeliano a Gaza. Questo ha ulteriormente aggravato le sofferenze della popolazione civile, diffondendo malattie e portando gli attivisti per i diritti umani ad accusare Israele di usare l'approvvigionamento idrico come arma.

La distruzione del bacino idrico di Canada Water rappresenta una violazione del diritto internazionale umanitario che protegge i civili da attacchi indiscriminati a oggetti dai quali dipende la sopravvivenza del popolo.

La quantità di acqua potabile disponibile a Gaza ammonta a 4,74 litri al giorno per ogni persona, poco meno di un terzo del minimo raccomandato in caso di emergenza e meno di un singolo getto di scarico del water. Il caldo estremo dell'estate sta ulteriormente aggravando la situazione, rendendo la carestia d'acqua ancora più drammatica.

Ogni giorno i bambini sono costretti a lavarsi ed abbeverarsi con l'acqua delle pozzanghere e quella contaminata delle reti fognarie. I minori sono quindi esposti ulteriormente al rischio di epidemie come la poliomielite. Nei campi profughi, i rifugiati si avvalgono di enormi pozzanghere verdi di acque reflue provenienti a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza. I residenti percorrono ogni giorno in punta di piedi i corsi d'acqua fangosa.

L'Organizzazione mondiale della sanità Oms ha confermato che a Gaza un bimbo di 10 mesi ha sviluppato una paralisi a causa della poliomielite, scomparsa nella Striscia per 25 anni fino a poche settimane fa. Lo ha riferito su X Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa.

"La poliomielite non farà distinzioni tra bambini palestinesi e israeliani. Ritardare una pausa umanitaria aumenterà il rischio di diffusione tra i bambini – ha sottolineato -. Non è sufficiente portare i vaccini a Gaza e proteggere la catena del freddo. Per avere un effetto, i vaccini devono essere somministrati a ogni bambino sotto i dieci anni. I team medici dell'Unrwa consegneranno tutto nelle nostre strutture e attraverso i team mobili".

Le parole di Lazzarini arrivano dopo che il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto molto preoccupato dalla notizia relativa alla paralisi contratta da un bimbo di 10 mesi non vaccinato contro la poliomielite.

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