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Hugo Chavez, questa è la storia

I passaggi più rilevanti della vita – politica e non – di uno dei capi di stato più discussi, criticati e amati del pianeta. Da sempre ambizioso di rendere autonomo il suo Venezuela, si attirò volutamente le antipatie americane.
A cura di Andrea Parrella
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Hugo Chavez è morto nel pomeriggio del 5 marzo 2013, a seguito di una lunga malattia che ne dilaniava il fisico da molto tempo. Lascia una nazione spaccata in due, divisa tra appoggio strenuo alla sua presidenza e l'opposizione categorica alle sue pratiche populiste. Ex colonnello paracadutista, Nato il 28 luglio 1954 a Sabaneta, nello stato di Barinas (est del paese) da una famiglia di insegnanti di campagna, presto si introduce alla vita militare. Appassionato di sport, soprattutto di baseball, sostituisce la passione agonistica per quella politica, da quando si approccia alla figura di Simon Bolivar, eroe della liberazione latinoamericana. Fu in quel momento che decise che sarebbe diventato non solo un uomo di potere, ma anzitutto – raccontava – uno in più tra il suo popolo.

La carriera politica – Chavez Chávez fondò il Movimento Quinta Repubblica dopo aver organizzato, nel 1992, un fallito colpo di Stato contro l'allora presidente Carlos Andrés Pérez. Chávez fu eletto presidente nel 1998 grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione del Venezuela e fu rieletto nel 2000, nel 2006 e nel 2012. La sua azione politica assume, nel corso della sua presidenza, un ruolo fondamentale in funzione antiamericana. Di fatto alter ego (dal punto di vista del valore politico internazionale) di quello che decenni prima era stato Fidel Castro.

L'azione governativa – Totalitario nella sua azione, diventa celebre per l'utilizzo dei media nazionali e per il linguaggio che molti criticano, definendolo estremamente populista. Sarà ricordato per le nazionalizzazioni e  la ricerca costante di un'autonomia energetica per il suo Venezuela. Inoltre per le sue promesse di riduzione della povertà, ampliamento dell'alfabetizzazione e assistenza sanitaria alle fasce popolari meno abbienti che lo portò di fatto, ad essere eletto a furor di popolo dal '98 in poi. Aveva dichiarato di voler governare sino al 2031. Il potere va virtualmente nelle mani del vicepresidente, Nicolas Maduro, ex autista di autobus e Ministro degli Esteri già nei governi precedenti.

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